giovedì, novembre 26, 2015

Il principio del piacere

Nella teoria psicanalitica classica, il piacere smodato dell'età infantile, il tutto e subito, viene nello sviluppo sostituito dal principio di realtà, che si adatta alle circostanze per ottenere ciò che può e quando può. Mai definizione fu più triste. Il concetto della realtà, di un piacere adattato alle circostanze, è chiaro e vero ma la sua definizione lo svilisce e lo rende grigio e poco invitante di fronte al tutto e subito solare e senza limiti dell'infanzia. E' come rinchiudersi nella caverna dopo essere nati al sole. Questo per chiedersi se è possibile provare quel piacere senza ieri e senza domani anche dopo che tanti ieri e tanti domani sono passati. Prima di tutto ringrazio Freud ma mi rivologo oggi ad altre ispirazioni. Negli anni non ho mai smesso di essere affascinata dalla psicologia, dalle teorie che venivano, spesso dall'America, a contraddirsi o a svilupparsi l'un l'altra. E poi dalla filosofia e da varie religioni, perchè alla fine sono questi i terreni dove si riflette su come vivere bene. Vivere bene io qui e ora, vivere bene io e le persone che amo il più a lungo possibile, vivere bene nella comunità, vivere con onore e dignità, vivere lasciando un segno, vivere non lasciando tracce nel mondo, vivere cari agli dei, vivere come un albero, vivere leggeri come una piuma. Vivere bene con il piacere di esserci. Essere capace di percepire e assaporare questo piacere. Come quasi tutto nella vita richiede attenzione e pratica e quindi il mio proposito, che si può anticipare per l'anno nuovo, è essere più attenta e praticare assiduamente più eros e meno thanatos. Ieri ho cominciato bene andando allo psico-teatro di Cristobal Jodorowsky. Nella foto una palma da datteri perchè chi pianta datteri non mangia datteri.

lunedì, novembre 02, 2015

2 Novembre

Non sono riuscita a ottenere una stanza per me e sto lavorando in un grande open space con una scrivania in fondo alla sala affiancata da altri impiegati come me. Il tipo di lavoro è vago ma siamo all'aperto, in una atmosfera estiva. Cerco di rubare l'ombrellone alla mia vicina di scrivania che si è alzata, ma un altro vicino mi blocca. La scrivania è completamente vuota, niente carta o penne o computer: l'atmosfera abbastanza fannullona. I bagni come al solito allagati e con acqua che cola dapperttutto, una costante dei miei sogni. Mi alzo e vagando nella sala vedo una specie di bancone tipo bar e mi siedo sullo sgabello, vicino a me la mia capa del Benin mi dice che il bar è chiuso perchè stanno facendo una seduta spiritica. Io le rispondo "stanno disturbando i morti" e in quell'istante arriva al bar mio padre, come era a 50 anni, ancora grande e forte, e senza esitare un istante mi butto ad abbracciarlo felice di vederlo e di sentirlo e piango nella sua spalla come quando ero piccola. Sento benissimo la sensazione fisica dell'abbraccio e di lui che mi abbraccia ed è perfetto e piango di felicità per averlo lì e di tristezza perchè non c'è più. Mi sveglio nel mio letto con i miei due gatti vicino e ancora le lacrime agli occhi. Buon giorno dei morti.

mercoledì, ottobre 28, 2015

Reminder: cose da fare in caso di depressione

Certo dipende dal grado di depressione in cui mi trovo; in alcuni momenti l'unica possibilità è ritirarmi sotto le coperte... ma se invece non sono proprio sprofondata ho trovato beneficio nei seguenti punti: 1. la natura, quindi passeggiare, contemplare o anche solo guardare in foto o filmato; 2. l'attività fisica associata alla musica. Di qualsiasi tipo dal camminare al ballare al fare le faccende domestiche, che poi dà tanta soddisfazione avere anche la casa pulita; 3. la musica a ripetizione, a cominciare da musica leggermente depressa per progredire su toni più elegiaci e poi epici e finire con una bella canzone cantata ad alta voce; 4. vedere persone. Le attività precedenti si riferivano a cose solitarie ma il vedere persone, sopratutto che non siano troppo al corrente del mio umore o che non ci facciano troppo caso, mi aiuta a spostare i pensieri su altre cose; 5. lavorare, cosa non facile per una disoccupata ma non impossibile se si includono anche le idee e preparativi per eventuali lavori; 6. profumi e cibi, accendere incenso, comprare al mercato all'aperto, preparare piatti speziati, scegliere un tè profumato; 7. un bagno caldo. Se invece sono sotto le coperte ci sono ancora alcune cose che posso fare : 1. ritornare al corpo, ovviamente non in caso di malattia ma se sto fisicamente bene ricordarmi che stare bene è la cosa più importante e che le vaghezze delle mente sono come nuvole nel cielo del Giappone*; 2. ricordare le cose belle passate tipo i viaggi e le mille cose fatte; 3. fantasticare su cose belle anche se completamente immaginarie; 4. pensare alle cose belle future e a tutte le cose che rimangono da fare realmente, tipo pulire bagno e cucina, fare lavatrici, pulire le piante, e da li via in salita, per aspera ad astra! * detto zen, nella foto il Tempio d'oro a Kyoto

sabato, ottobre 24, 2015

Camper per single

Questa ansia delle case costruttrici di camper di fare entrare minimo 4 persone anche in piccoli veicoli comincia proprio a essere fuori dal mondo. Ma quando verrà in mente a qualcuno di loro di farsi furbo e proporre camper per single? Oramai siamo una categoria numerosa e a volte anche sufficentemente ricca. Certo gli amanti di camper non saranno milioni tra in single ma ce ne sono e purtroppo non trovano veicoli adatti. Io per esempio vorrei un piccolo bus come nella foto ma ovviamente vorrei mettere un arredamento più decente e spazio per qualche libro. Quindi care officine di camper vi lancio qualche idea: camper basici con letto 100x200, WC e possibilmente doccia, cucina minima e trasportabile all'esterno, spazi per libri e possibilità di usare lampade decenti al posto di quegli orrendi faretti. Le lampade, come altri oggetti decorativi dovrebbero avere la possibilità di finire in contenitori sicuri durante il viaggio, in modo da non essere sballottate nell'abitacolo. Un'altra cosa carina sarebbe la possibilità di svuotare completamente il camper e cambiare arredamento e disposizione. Io ci vedo bene un tappeto, lana d'inverno e cocco d'estate, qualche mobile e oggetti non di plastica, un caro gatto o cane a fare compagnia. Insomma, ben pensato potrebbe veramente diventare una casetta mobile per avventurarsi in comodità e confort anche in età avanzata. Io tengo d'occhio la Helix che fa camper personalizzati e spero che un giorno mi organizzo abbastanza da arrivarci con un mio progettino...

Expo Milano 2015

Reduce dalla seconda esperienza come volontaria Expo constato che oramai la fiera universale si è trasformata in un gigantesco esperimento antropo-sociologico. Spero che i professori universitari abbiano spedito i loro studenti a osservare e analizzare il fenomeno perchè è notevole. Al contrario del periodo di giugno, distintosi dal caldo asfissiante e da scolaresche scalmanate, questo periodo di ottobre è stato molto più interessante. La ressa si è generalizzata e grazie a temperature più basse tutti i visitatori erano più pimpanti. A correre non erano solo le scolaresche ma oramai anche le famiglie e gli anziani cominciavano lo sprint appena passato il tornello e continuavano a passo di granatieri fino a scontrarsi con le prime file. La cosa interessante è stata che nonostante i record di entrata, fino a 270mila persone al giorno, e agli spaventosi affollamenti sia nelle strade principali che nelle file oramai chilometriche, non si sia verificato neanche un atto di aperta aggressione tra i visitatori. Parecchi erano abbacchiati dal non poter entrare nei padiglioni più gettonati e alcuni digrignavano i denti pesantemente di fronte alle resse, ma non ci sono state colluttazioni o risse notevoli. Secondo me questa cosa è veramente notevole e il fatto che ressa, caldo, freddo, fatica e frustrazione non degenerino in agressione è un punto a favore della civiltà. Civiltà che forse è solo rassegnazione, o forse dovuta al fatto che comunque i visitatori Expo sono comunque già di provenienza piuttosto civilizzata, oppure legata all'abbondanza di cibo che sicuramente rincuora... chissà, sarebbe interessante leggere delle analisi non solo basate su opinioni ma su ricerche.

lunedì, agosto 17, 2015

Misteri di Facebook

E' interessante vedere come i vari post di FB trovano o meno conferme e da chi. Per esempio una posta una frase "intelligente" e esce un like da persona che non vedo da molti anni. Poi una posta questa fotina di un Ikea hack, cassettiera Malm decorata con fiori, e subito ne escono una decina di like e commenti sia da amici vicini che da lontani e che non vedo da molti anni. E anche io devo dire metto like e commenti in modo del tutto irrazionale, premiando gatti e cavolate da una parte e dall'altra ignorando completamente cose che pure mi interessano ma mi dico non è che uno può mettere like proprio tutti i giorni no? Il positivo è che veramente si possono seguire tutti gli amici e conoscenti in giro per il mondo ma assolutamente non si può considerare il feed di FB in nessun modo come una vera conversazione, nè prendersela con gli altri per il fatto di essere ignorati. E' proprio solo una finestrina su una parte di mondo, e probabilmente dovrei starci molto meno.

giovedì, agosto 13, 2015

Vanità vanità

Grazie a un orrido ascesso alla mascella, in seguito a estrazione del dente del giudizio, sono rimasta chiusa in casa per una settimana. A parte i primi giorni di dolore e infiammazione poi ho esitato parecchio a uscire perché ero orrenda e con la faccia deforme. E insomma nella pizza dello sconforto e della noia mi ha fatto quasi tenerezza questa mia vanità nel non volermi far vedere più brutta del necessario. Comunque non c'è nulla come un evidente malattia per attaccare bottone dal giornalaio o al super. Anche dopo l'incidente di gennaio l'avevo notato, sia in carrozzella che col bastone si trova in generale più comprensione che fastidio. L'umanità resiste. Nella foto il tatuaggio all'henné fatto per coprire la cicatrice sul polso.

mercoledì, agosto 12, 2015

Senza quartiere

A volte penso di abitare nel quartiere sbagliato di Roma. L'altro giorno sono andata in un cinema pariolino con dei cari cugini un pò fasci e persino loro si guardavano intorno un pò stralunati, che facce! Vedo cose interessanti che si fanno in quartieri lontanissimi... ora ho scoperto l'Appio Latino grazie a una serie di amici di amici, e poi l'Appia e la Casilina, la Portuense, praticamente altri mondi. E infatti spostarsi a Roma da un quartiere all'altro è come cambiare città, se non altro per il tempo impiegato, il traffico e il casino. A chi sta a Roma nord tutta la parte sud sembra offrire un'altra vita. Sarà che l'Appia arriva a posti di mare bellissimi e ha subito un'atmosfera vacanziera. Mi chiedo se potrei vivere meglio in quei quartieri o se è solo che l'erba del vicino è sempre più verde. Comunque nelle mie ricerche sui siti immobiliari, uno dei miei passatempi preferiti, vedo delle belle piccole proprietà sulla costa verso il sud che fanno veramente venire voglia di trasferirmi per sempre!!

Cose da fare la notte

Sarà la vecchiaia o un periodo ma la notte dormo poco e quindi mi ritrovo a dover passare del tempo che prima mi era sconosciuto. Subito penso a Leonardo che aveva dei ritmi sonno veglia di 3-4 ore e quindi lavorava di giorno o di notte senza fare differenza. Ponendomi questo alto obiettivo comincio dal basso e finora mi sono dedicata alle seguenti attività: mangiare, quindi camomilla o gelatino; il sudoku, per quando in realtà voglio riaddormentarmi in tempi brevi; guardare video su youtube, che devo dire si rivela una miniera di vecchi video e cose originali per cui ci possono passare veramente ore andando dalle serie tv ai concerti ai discorsi, al karaoke, etc. Mi sto chiedendo se cominciare a fare attività informatiche di tipo relazionale, tipo chat o commentare su facebook e passare la notte a comunicare con sconosciuti su argomenti vari. Mi chiedo se è meglio farlo con la mia identità o creare un avatar all'uopo, che mi permetta eventualmente di sganciarmi senza ripercussioni. Finora nulla mi ha tentato ma in effetti ci sono molte cose interessanti e potrei trovare o altri nottambuli locali o stranieri su altri fusi orari. Al momento la maggior parte delle mie attività sono comunque a letto o casalinghe, ma mi piacerebbe arrivare a un punto in cui potrei uscire di casa. Mettermi una tuta e andare a passeggiare in quelle ore in cui veramente non c'è quasi nessuno. Mi chiedo se devo portarmi dello spray al peperoncino e ripenso con nostalgia ai tempi in cui ventenne giravo la notte con le amiche fino a tardi senza pensarci. E dire che erano gli anni di piombo e quindi non proprio tutto tranquillo... Nella foto gatti yakuza

domenica, marzo 22, 2015

Nostalgia

In questi due anni a Roma l'unico pensiero durevole, in mezzo a molti altri che andavano e venivano, è stato quello di andarmene. Preferibilmente in camper, sicuramente a contatto con la natura, allontanarmi dalle luci della città e godere del verde e dei tempi e suoni naturali. In collina e non troppo lontano dal mare sarebbe l'ideale, ovviamente in un clima caldo. Mi manca la terra sotto i piedi, gli insetti in casa, gli animalini in giardino e la luce di un vasto cielo. Ne ho le tasche piene di cemento, di cielo attraverso i palazzi, di rumori e odori cittadini. E anche della pressione della multitudine urbana, senza volto e senza contatto. Immagino che se avessi un feeling con la città riuscirei a trovarmi una nicchia e adattarmi ma nonostante l'ovvia bellezza non riesco ad affezionarmi. Mentre rimango a mollo in questa situazione sospesa comincio a pensare a un possibile progetto in altri lidi. Seguo il movimento degli ecovillaggi, le iniziative di cohousing, i mille gruppi fb del ritorno alla campagna per capire meglio cosa voglio e come arrivarci. Consulto mappe e siti immobiliari alla ricerca della mia piccola Shangri-La. E' un viaggio nella mia testa e nelle mie emozioni che spero poi si trasformerà in una bellissima avventura. Nella foto il cielo sopra Cotonou.

venerdì, marzo 20, 2015

Un anno dopo

Un anno fa scrivevo di un articolo che dovevo fare per l'inserto donna dell'Osservatore Romano. Ecco qua il link Era molto lungo e lo hanno tagliato ma rende molto bene il senso del lavoro che si sta facendo giù. Nello stesso post parlavo del Festival della Creatività che in effetti anche quest'anno si fa a fine maggio ad Ariccia. Tutti questi link perché ho appena scoperto che si possono inserire automaticamente!! E quindi ne approfitto e ci metto anche il link della webcam di Collalbo con la mia adorata casetta in primo piano dietro la chiesetta di Kematen. E direi che per oggi può bastare. Sto riflettendo sul fatto di cambiare il titolo del blog per adattarlo alla mia situazione corrente, che non è per niente Benin!