mercoledì, novembre 03, 2010


Qualcuno si è accorto, con molta calma, che il Benin è inondato.... niente di tragico come in Pakistan per carità. Pochi morti, qualche caso di colera, migliaia di sfollati dopo il crollo delle capannucce di fango. Al mercato, che già dormono a cielo aperto, stanno tutti ammassati nei pochi luoghi asciutti. Nei villaggi, vedi foto Huedo, le nostre strutture, scuole e aule di formazione, sono state inagibili per un mese. In tutto questo io non posso che essere grata di ritirarmi nella mia casetta asciutta e pulita tutte le sere!! Da un lato si fa quel che si può per i malandati e si sa che non si può aiutare tutto il mondo, dall'altro mi tengo stretta alla mia zattera nel terrore di doverne cadere un giorno... Nella storia la precarietà delle sorti materiali era la regola ma per noi ultime generazioni europee cresciute in ricchezza e pace il pensiero di poter perdere tutto è inimmaginabile. E infatti non voglio pensarci neanche un attimo e anzi non vedo l'ora di passare qualche settimana nel mondo "civile" di Roma, tra musei, negozi, cibi abbondantissimi e persone pulite e ben vestite!! Poi però, dopo le solite tre settimane, sarò contenta di tornare in Benin. Non so spiegare esattamente il perchè.