sabato, ottobre 24, 2015

Expo Milano 2015

Reduce dalla seconda esperienza come volontaria Expo constato che oramai la fiera universale si è trasformata in un gigantesco esperimento antropo-sociologico. Spero che i professori universitari abbiano spedito i loro studenti a osservare e analizzare il fenomeno perchè è notevole. Al contrario del periodo di giugno, distintosi dal caldo asfissiante e da scolaresche scalmanate, questo periodo di ottobre è stato molto più interessante. La ressa si è generalizzata e grazie a temperature più basse tutti i visitatori erano più pimpanti. A correre non erano solo le scolaresche ma oramai anche le famiglie e gli anziani cominciavano lo sprint appena passato il tornello e continuavano a passo di granatieri fino a scontrarsi con le prime file. La cosa interessante è stata che nonostante i record di entrata, fino a 270mila persone al giorno, e agli spaventosi affollamenti sia nelle strade principali che nelle file oramai chilometriche, non si sia verificato neanche un atto di aperta aggressione tra i visitatori. Parecchi erano abbacchiati dal non poter entrare nei padiglioni più gettonati e alcuni digrignavano i denti pesantemente di fronte alle resse, ma non ci sono state colluttazioni o risse notevoli. Secondo me questa cosa è veramente notevole e il fatto che ressa, caldo, freddo, fatica e frustrazione non degenerino in agressione è un punto a favore della civiltà. Civiltà che forse è solo rassegnazione, o forse dovuta al fatto che comunque i visitatori Expo sono comunque già di provenienza piuttosto civilizzata, oppure legata all'abbondanza di cibo che sicuramente rincuora... chissà, sarebbe interessante leggere delle analisi non solo basate su opinioni ma su ricerche.

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