lunedì, novembre 02, 2015

2 Novembre

Non sono riuscita a ottenere una stanza per me e sto lavorando in un grande open space con una scrivania in fondo alla sala affiancata da altri impiegati come me. Il tipo di lavoro è vago ma siamo all'aperto, in una atmosfera estiva. Cerco di rubare l'ombrellone alla mia vicina di scrivania che si è alzata, ma un altro vicino mi blocca. La scrivania è completamente vuota, niente carta o penne o computer: l'atmosfera abbastanza fannullona. I bagni come al solito allagati e con acqua che cola dapperttutto, una costante dei miei sogni. Mi alzo e vagando nella sala vedo una specie di bancone tipo bar e mi siedo sullo sgabello, vicino a me la mia capa del Benin mi dice che il bar è chiuso perchè stanno facendo una seduta spiritica. Io le rispondo "stanno disturbando i morti" e in quell'istante arriva al bar mio padre, come era a 50 anni, ancora grande e forte, e senza esitare un istante mi butto ad abbracciarlo felice di vederlo e di sentirlo e piango nella sua spalla come quando ero piccola. Sento benissimo la sensazione fisica dell'abbraccio e di lui che mi abbraccia ed è perfetto e piango di felicità per averlo lì e di tristezza perchè non c'è più. Mi sveglio nel mio letto con i miei due gatti vicino e ancora le lacrime agli occhi. Buon giorno dei morti.

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