domenica, marzo 22, 2015

Nostalgia

In questi due anni a Roma l'unico pensiero durevole, in mezzo a molti altri che andavano e venivano, è stato quello di andarmene. Preferibilmente in camper, sicuramente a contatto con la natura, allontanarmi dalle luci della città e godere del verde e dei tempi e suoni naturali. In collina e non troppo lontano dal mare sarebbe l'ideale, ovviamente in un clima caldo. Mi manca la terra sotto i piedi, gli insetti in casa, gli animalini in giardino e la luce di un vasto cielo. Ne ho le tasche piene di cemento, di cielo attraverso i palazzi, di rumori e odori cittadini. E anche della pressione della multitudine urbana, senza volto e senza contatto. Immagino che se avessi un feeling con la città riuscirei a trovarmi una nicchia e adattarmi ma nonostante l'ovvia bellezza non riesco ad affezionarmi. Mentre rimango a mollo in questa situazione sospesa comincio a pensare a un possibile progetto in altri lidi. Seguo il movimento degli ecovillaggi, le iniziative di cohousing, i mille gruppi fb del ritorno alla campagna per capire meglio cosa voglio e come arrivarci. Consulto mappe e siti immobiliari alla ricerca della mia piccola Shangri-La. E' un viaggio nella mia testa e nelle mie emozioni che spero poi si trasformerà in una bellissima avventura. Nella foto il cielo sopra Cotonou.

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