mercoledì, marzo 26, 2014

Collalbo ieri e oggi

Nel 1911 Freud passò un estate a Collalbo a scrivere "Totem e tabù". Negli anni '30 mio padre andava a Collalbo con sua madre, nello stesso albergo di Sigmund. A quell'epoca salivano con un trenino a cremagliera e i bagagli erano portati da carri trainati dai buoi. Oggi io ci arrivo con l'autobus, mezz'ora da Bolzano. O se voglio un viaggio panoramico prendo la funivia fino a Soprabolzano e poi il trenino fino a Collalbo, circa 40 minuti e viaggio molto bello. Nella foto tra il prato e le montagne c'è la casa dove ho preso un appartamentino per poter guardare la mia montagna preferita, lo Sciliar. Vicino c'è il Catinaccio, nome italiano orribile del bellissimo Rosengarten, regno del grande Re Laurino, che al tramonto si tinge di rosa in ricordo della sua magnifica corte e del suo giardino di rose. Lo Sciliar è considerato montagna delle streghe e quindi spero di passare a Collalbo la prossima notte di Valpurga e vedere dal mio balcone se ci sono dei voli sospetti.

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