lunedì, marzo 01, 2004

Oggi mi è arrivata una lettera dal Centrafrica, passata per l'Italia grazie ai frati della missione di Bozoum. Me la spedisce un animatore che lavorava con me, certo Pierre Nzinkate, disperato e bisognoso di aiuto in quanto dopo le ultime guerre civili stanno messi malissimo. Per farmi capire come si sono ridotti mi dice che per 8 mesi hanno dovuto vivere in brousse, cioè nella savana selvaggia, a cui come cittadini certo non erano abituati. Al loro ritorno hanno trovato la loro casa saccheggiata e adesso sono privi di tutto. Mi sto chiedendo come riuscire ad aiutarli visto che certo non è facile far arrivare dei soldi in RCA in questo momento. Forse a Roma ho ancora qualche numero di telefono del Centrafrica... o forse posso scrivere a Coopi laggiù e vedere se mi aiutano loro a fare arrivare qualcosa al povero Pierre. Devo dire che in un primo momento non me lo ricordavo ma poi mi è tornato alla memoria, un simpatico ragazzo con una testa riccioloni e un sorriso gentile. Il migliore animatore del servizio che avevamo messu su a Bozoum con Coopi. Servizio oramai totalmente distrutto dalle guerre civili... ma dalla sua lettera intuisco che adesso fa l'animatore per la missione francescana a Bozoum, così almeno continua a fare un buon lavoro.
Nella sua lettera mi comunica anche della morte del mio autista, Jean-Baptiste, un bel ragazzo, giovanissimo, una lenza di autista che usava il mio pickup come pulmino pubblico. Il povero è morto dopo lunga malattia. Pensando a tutti loro mi sono anche ricordata del mio giardiniere, anche lui un ragazzo, che mi aveva messo su un bell'orto e mi teneva anatre e conigli. Che dio li benedica tutti perchè io a Bozoum ci stavo come un papa.

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