mercoledì, ottobre 02, 2002

Carissimi,
rieccomi al Cairo dopo una serie di disavventure con l’internet a Sohag che mi hanno scollegato da voi per parecchi giorni. Non se ne può più di quei baracchini di computer che o si scollegano o si spengono tout court. Seguendo un suggerimento di Luca io cerco di scrivere prima in word e poi incollare sulla posta ma ciò non è sempre possibile in quanto il drive dei floppy funziona anche lui a singhiozzo. Insomma, non ce n’è da Sohag e quindi adesso che sono qui nella metropoli vi scrivo un pò più a lungo, se mi ricordo cosa devo raccontarvi...
prima di tutto il mio viaggio da Sohag è stato pittoresco, iniziato con una sceneggiata fuori dalla stazione di polizia dove il nostro piantone del giorno ci aveva obbligato a fare sosta prima di andare in stazione ferroviaria. Lui doveva riportare la notizia ai suoi superiori e noi stavamo perdendo il treno... a un certo punto io faccio una “merolata” e urlo scendendo dal taxi e cercando di fermarne un altro. Lui mi rimette nel taxi e cerca di chiudere la portiera col mio piede dentro. Il tutto io col mio zaino, la borsa e la scatola col mio nuovo gattino che miagolava disperato. Jessica dal taxi mi implorava di non ritardare ulteriormente. A un certo punto arriva una camionetta con un superiore e io mi precipito dal capo a dare dell’imbecille al mio piantone e a spiegare il ritardo. Il tutto ovviamente in italiano con contorno di lacrime e sangue. Io mi sono molto divertita ma temo che Jessica l’abbia presa un pò più sul serio e ci ha messo di più per riprendersi. Arriviamo al treno, con dovuto anticipo, e saliamo circondati dalla solita scorta, piantone più polizia ferroviaria. Ci sistemiamo e finalmente anche il gatto si calma. Io mi accorgo di avere un bel lividone blu con rigonfiamento sul braccio dovuto probabilmente alla colluttazione nel taxi ma di cui al momento, troppo presa dalla scena, non mi ero proprio accorta. Insomma gran teatro, mi spiace che non foste presenti perchè in genere queste scene non le faccio mai ma in quel momento ci stava proprio bene.
Parlando invece di qualcosa di più interessante vi racconto di una visita alla fabbrica tessile di Ahkmin. Questo centro è da millenni un importante produttore di tessili e ultimamente hanno scavato sotto le case e trovato grandi resti di templi e statue tra cui la statua femminile più grande ritrovata finora. Gli abitanti però non si vogliono muovere dalle case e quindi ci sono un pò di buchi sparsi qua e la nelle piazze con basamenti e colonne e anche una statua ovviamente di tipo greco ma senza testa. Molto interessante. Ma il bello della fabbrica tessile è che ci sono dei telai fatti totalmente di legno che possono benissimo essere dei tempi dei faraoni. Sono operati da uno o due operai e fanno una tela di cotone double face molto bella. Anche il tipo di cotone è di buona qualità. Poi fanno anche un lino misto cotone o seta e delle sete veramente morbidissime, anche tipo crepe di chine. I prezzi sono abbordabili, mai piu di 10-12 euro. Per farvi vedere i telai ho fatto delle foto e spero che siano ben visibili.
sono un pò pesanti come foto e forse ci metteranno un po a scaricarsi, abbiate pazienza....


in queste prime due si vede lo stesso telaio da due angoli diversi. forse non si capisce ma non ci sono ferri o chiodi, solo giunture di legno

qui si vedono le pietre che fanno da peso per tenere la stoffa in tensione

qui si vede il tipo di stoffa che si fa che è diversa dai due lati, tipo positivo/negativo
Per stasera vado a nanna che sono un pò provata ma cercherò di farmi sentire nei prossimi giorni. Baci

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