venerdì, maggio 31, 2002

come vedete sono di nuovo sul web con questo sistemino facile facile thanks al magico luca ridone, mentore itranet instancabile. fatevi anche voi il vostro blog, così voi leggete il mio e io leggo il vostro!!!
mai più senza. baci a tutti
Cari amici e famigli,
Finalmente l’Egitto!! Arrivata qui il 21 maggio in piena notte, anzi il 22. Aeroporto stranamente tranquillo, sarà l’ora, e trovo subito il mio collega Paolo che mi porta a casa sua per questa prima notte cairota. La casa è in fase di preparazione per il suo matrimonio a giugno e io dormo sulle assi del letto degli ospiti con una trapunta ripiegata come materasso, ma come un ciocco. Il giorno dopo andiamo subito a prendere possesso della casa APS in un bel quartiere residenziale con acacie in fiore e ibiscus rossi ai lati della strada. Il mio indirizzo è qui sotto ma non vi consiglio di scrivere in quanto al Cairo sarò solo una settimana al mese. Sempre meglio una e-mail al solito indirizzo.
Per il momento mi fermo qui 10 giorni a fare carte e documenti all’ambasciata. Mi rilasceranno un tesserino della Cooperazione Italiana che spero mi apra tutte le porte!! Sopratutto quelle dei negozi duty free.
La casa è simpatica e per strada si alternano auto a carrettini tirati da asini pieni di verdure e altri beni. Tra le grida dei venditori e i ragli degli asini non ci si sente mai soli. Per strada è pieno zeppo di gatti di tutti i colori e le età, tutti magrissimi. I grandi poco socievoli ma i gattini sono dei teneroni che si possono tenere in braccio per un pò. Qui al Cairo non posso proprio farmi un gatto ma se la situazione è questa non dovrei aver problemi a trovarne a Sohag. Ieri ne ho visto uno minuscolo rosso al mercato di Kahn Kahlili e il gioielleiere che lo ospitava me lo avrebbe subito dato ma ho resistito.
In compenso al mercato mi sono comprata una bella pietra pomice da uno speziale che vendeva roba profumatissima e anche un pò misteriosa. Qui abbondano camomilla, karkadè, mandorle e nocciole. E poi con Paolo ci siamo seduti da El Fishawi a prendere un tè alla menta. Che emozione! Per i poco letterari aggiungo che Fishawi è il caffè dove andava sempre Naghib Mafouz, e anche oggi è meta di intellettuali, nonchè di turisti che fumano la sheesha, cioè il narghilè.

Cenni sul progetto
In Egitto lavoro per APS, una ong di Torino. Il progetto è per il supporto di attività di micro-impresa femminile e, in contemporanea, creazione di asili per bambini 0-6 anni. L’idea è che le madri si sentiranno tranquille a lasciare i figli ad asili selezionati e quindi potranno lavorare più facilmente. Il tutto si svolge nel sud del paese, Alto Egitto, a Sohag, che se guardate una cartina troverete vicino ad Assyut. Il progetto dura tre anni e io ho un contratto per un anno, poi si vedrà.
Con me lavorano Paolo, per il settore asili, e Jessica, per il settore donne. Paolo vive qui da quattro anni, si sposa a giugno con una egiziana. Jessica arriva il 10 giugno dall’Italia. Entrambi parlano bene arabo. Io mi occupo del coordinamento del progetto, cioè gestione, amministrazione, personale, logistica ecc. ecc. E poi i rapporti con le autorità e le altre organizzazioni.

Special points of interest:
 Mio indirizzo : 9, El Maamoun Street, Mohandissin, Giza, Cairo, Egypt.
 Mio telefono al Cairo: 3454476. Io non posso chiamare all’estero ma voi potete chiamare me!!
 Mohandissin vuol dire ingegneri, quindi un quartiere di professionisti!
 Sul sito della casa della famosa Oum Kalsoum sorge adesso un albergo col suo nome.. Anche la strada porta il suo nome. Un bel libro su di lei si chiama “Ti ho amato per la tua voce”.
 Ieri compleanno del profeta, al mercati di Kahn Kahlili, di fronte alla mosche di Hussein, c’erano le diverse scuole sufi che sfilavano cantando e ballando di fronte ai notabili. Ma non ho visto dervishi rotanti.

Home delivery
Se il Bangladesh era il regno dell’home service, con un esperto che veniva a casa tua anche solo per avvitare una vite, l’Egitto è il regno dell’home delivery e quindi si va in giro tutto il giorno comprando allegramente e poi a sera vi viene recapitato tutto. Quindi la prima spesa per la casa, i mobili dell’ufficio, la lavanderia. Quest’ultima viene a casa tutti i giorni a prendere la roba da lavare e stirare e poi la riporta tutta implasticata e stampellata. Ultimamente mi ha fatto una delivery alle 24.30, non vi dico che felicità alzarmi per aprire la porta a quell’ora!
La mia padrona di casa ha una farmacia a piano terra e subito mi ha dato il suo numero in caso di necessità impellenti, anche nel cuore della notte!
Per non parlare dei ristoranti. Si possono avere a tutte le ore pizze, cibi locali, verdure e quant’altro. Anche caffè italiano e croissant!
E anche libri, se proprio uno rimane senza letture. Insomma il regno di quelli che non vogliono più muoversi di casa!
Incompenso per avere un idraulico si deve un pò penare. Ho il tubo del lavandino che invece di scaricare come d’uso riversa tutta l’acqua del pavimento che poi finalmente si incanala nel buco della doccia… insomma il lavandaio mi becca a tutte le ore ma per l’idraulico non c’è stato verso di mettersi d’accordo per un orario di riparazione!
Tutto il mondo è paese, moglie e buoi dei paesi tuoi, meglio tardi che mai e chi più ne ha più ne metta!!

Orari Cairoti
É difficile pensare che possa fare più caldo che a Dhaka o Bangui ma devo dire che nonostante sia solo maggio qui già si muore di caldo e questo ovviamente determina gli orari di lavoro. La mattina si comincia presto e si finisce verso le due. Poi pausa gigante fino alle 6 e poi si rilavora fino a tardi e si va a cena alle 10! Io ho dovuto cambiare tutti i miei orari e quindi cerco di fare un pisolino gigante il pomeriggio e andare a letto tardi. O tempora o mores. Questo però vuol dire che appena fa fresco tutti si riversano nelle strade e si gira di qua e di la facendo mercato fino a tardi e affollando i caffè prima e dopo cena.
E devo dire che anche il termine mattina presto è relativo in quanto un sacco di gente non si fa comunque vedere in giro prima delle 10. Insomma, quando si lavora? Me lo sono chiesto anche io e sono un filo preoccupata per il progetto visto che ci sono un sacco di cose da fare…
Tutto sto caldo sarà forse influenzato dal fatto che siamo a pochi metri dal deserto? Già dalla parte vecchia del Cairo l’orizzonte da su delle montagne brulle da far paura! All’interno della città c’è molto verde e perfortuna si trovano posti freschi ma appena fuori tutto è color terra. Questo non toglie che alla sera oltre che i caffè del centro si riempiono anche quelli sulla montagna che è un posto famoso per offrire una vista del Cairo notturna molto bella, con tutti i monumenti più importanti illuminati e le luci più fioche dei quartieri popolari. Ci si ripaga del caldo diurno con una bella brezza serotina.

Non preoccupatevi, mangio bene
Caso mai qualcuno di voi si fosse preoccupato chiedendosi come mi sarei sfamata da queste parti devo rassicurarvi che sto mangiando bene e molto. Si comincia con gli squisiti mezzé, antipasti misti, che variano dal taboulè, insalata di prezzemolo e menta, all’hommos, pure di ceci, e poi un sacco di altre cremine da spalmare su uno squisito pane o di insalatine sul pane fresco. Anche i formaggi son buoni, salati e saporiti, e c’è uno yogurt da bere veramente squisito, tipo lassi. Un paio di volte ho cenato sotto casa di Paolo che ha la fortuna di stare sopra un ristorante misero alla vista ma squisito dove si fa un un pollo arrosto speziato megagalattico. In genere mi mangio un pollo intero io sola! E poi al mercato si trova tutto. Ci sono supermercati all’europea con formaggi francesi e persino salmone affumicato! E un sacco di verdummari, oltre ai carrettini ambulanti. Al momento son pieni di peperoni, pomodori, mele, aranci e mandarini e pesche dolcissime e profumatissime che ho preso per fare il tè alla pesca. E persino le fragole che sembra siano un grande prodotto egiziano! Vi aspetto numerosi….