domenica, dicembre 29, 2002

Mi spiace ma non ho neanche una foto di Guido e Giulio in camello alle piramidi! In teoria anche io dovevo essere sul cammello ma mi è bastato salirci quando era seduto per ridiscendere immediatamente. Già così è altissimo e quando si alza si è praticamente a 4 metri da terra!! Giammai, sono scesa immediatamente e ho seguito i nostri due Indiana Johnes in calessino, come si confà a una signora. Giro delle Piramidi breve perfortuna e poi lunga pausa al bar con vista piramidi piacevolissima, benvendo te alla menta mentre Guido e Giulio imperterriti entravano nella grande piramide. Al loro ritorno Guido ha ammesso che all'ultimo momento è stato preso da attacco di panico claustrofobico e quindi Giulio da solo ha affrontato le avventure della grande piramide che si sono rivelate: un corridoio in discesa, un corridoio in salita e una camera spoglia. Poco da vedere ma l'emozione di sapere di essere "dentro".
Ieri gita in auto massacrante a un'oasi del deserto, Fayoum, che si è rivelata però noiosissima... poco deserto e molta città, in quanto l'oasi è sviluppatissima. Oggi Museo e Mummie e stasera si parte in treno notturno per Aswan per imbarcarsi domani sulla motonave Helios, 4 stelle, per tre giorni di crociera...
Alle prossime avventure, baci a tutti, anche quelli sotto la neve!!

mercoledì, dicembre 25, 2002

Carissimi, l’altro giorno grandi acquisti di tappeti e tende nella speranza di diminuire il gelo della casa. Devo dire che fa differenza poggiare i piedi su un morbido tappeto invece che sul pavimento gelato. E dire che mi ero comunque portata le pantofole di pelo!! Per le tende abbiamo comprato il materiale ma bisogna farlo cucire e montare e quindi credo che la cosa prenderà il suo tempo. In camera mia ho appeso come tenda un suzani preso a Istanbul ma di origine uzbeka e visto poi infatti a Bukara in diverse variazioni. Il mio è bello pesantone in toni verdi-viola e devo dire fa una tenda etnica di grande efficacia. Insieme alla solita coperta di peluche e alla stufetta elettrica che va ininterrottamente devo dire che rende la mia stanza vivibile. Nelle serate in cui sono al computer di fronte alla mia bella terrazzina, da cui spira un vento gelido, mi sono attrezzata con un simpatico poncho derivato da una coperata di pile portata dall’Italia a cui ho fatto un bel buco in mezzo e devo dire che funziona!!
Adesso sono al Cairo e domani vado a prendere Guido e Giulio in aereoporto. Ho prenotato una crociera proprio oggi. Staremo qualche giorno al Cairo per soliti giri turistici e poi prenderemo un treno notturno con ottime cuccette per Aswan dove dovremmo inbarcarci il 30. Ciò è quello che mi dice l’agenzia... vi farò sapere.

venerdì, dicembre 20, 2002

Continuo con avventure nel freddo, tipo passaggio a Nord Ovest.... Stanotte, sotto il piumino e la coperta moquette, e indossando canotta di lana e pigiama di pile, mi sono svegliata comunque verso le 4 con un freddino insistente e con la gola impantanata. Ho aggiunto la sciarpa di lana, quella fatta dalle suore e bella spessa, e mi sono sentita un pò meglio. Per un attimo avevo anche pensato di partire oggi per Sohag ma poi mi sono detta che era meglio se mi stavo quieta, as usual, e ho continuato a dormicchiare nel gelo della mia stanza. Qui oramai il sole è girato e non entra più in cas a riscaldarla e quindi la temperatura, tranne forse da mezzogiorno alle due, è polare. La coperta moquette a cui accennavo è una meraigliosa copertona rosa di peluche che a vedersi può sembrare caldissima ma in realtà è tutto sintentico e sebbene un pò di caldo lo faccia non è proprio eccelsa. A vedersi però fa un effettone e ricopre il letto proprio come una moquettona. Il mio pigiamino di pile, pagato carissimo a Zamalek, è rosa con un disegno di pinguini bianchi e neri con becco giallo, molto appropriato. Il piumino non è proprio di piume, credo di sinteticone anche lui, a fiorellini tutti rosa. Dormo in una bomboniera. Gelata ma graziosa. Baci

giovedì, dicembre 19, 2002

Di nuovo al Cairo con un freddo becco che cerco di arginare mettendomi sotto le coperte e facendomi un cup-a-noodle bollente!! Ricomincerò presto con le mie avventure ma al momento non ho aneddoti interessanti. Dopodomani vado a Sohag che devo assolutamente firmare degli assegni per fare andare avanti la baracca. Baci a tutti

lunedì, dicembre 09, 2002

solo una piccola entrata per dirvi che sono a casa di francesca a milano. ritorno al cairo il 19, saludos

domenica, dicembre 01, 2002

Carissimi, visto che ho internet a casa non ho più scuse per non bloggare tutti i giorni. Tutti i giorni? vi chiederete voi... ma non è un pò troppo!?!? Si, capisco, e quindi scrivo solo per dire che col fatto che sarò in Italia tra tre giorni, TRE GIORNI!!!, a questo punto a meno che non succeda qualcosa di incredibile mi sa che non scrivo più. Quindi vi saluto tutti fino al 20 Dicembre quando tornerò al Cairo e vi potrò quindi scrivere del mio natale egiziano con capodanno annesso.
Vi lascio con una poetica immagine del panorama dalla finestra della mia terrazza. Quel giorno c'era un bellissimo arcobaleno ma in foto non è venuto... spero che vi piaccia lo stesso. Saludos....................

venerdì, novembre 29, 2002

MILAGRO!! Amici, compagni, ho il telefono a Sohag!!! Con il simpatico numero 0020-93-318044 che potete chiamare immediatamente anche solo per provare. Come nei più classici romanzi, vi aspetto seduta vicino al telefono....

sabato, novembre 23, 2002

Cari tutti,
confermo il mio arrivo per il 4 Dicembre, ho appena riservato il posto tramite una agenzia in Downtown Cairo dove tutti parlavano italiano. Parto alle 3 e arrivoa alle 5.45 e quindi dovrei essere a casetta per la cena. Poi verso il 10 sarò a Milano per una settimana e infine di nuovo a Roma da dove parto il 19.12 per il Cairo. A prestissimo.
PS Ieri sera mi sono finalmente comprata una magnifica trapunta gigantesta a fiorellini rosa e quindi stanotte ho finalmente dormito caldamente.

venerdì, novembre 22, 2002

Dilemma: se avete una coperta con i due lati di colore diverso, ci fate caso a quale lato mettete a contatto con voi e quale all'esterno? Io qui al cairo ho una coperta rossa e nera e non riesco a dormire se non metto il rosso fuori e il nero a contatto... ma il punto è che oggi, dopo una notte passata al gelo, esco subito e mi compro un piumino o qualcosa del genere perchè oramai una coperta non basta proprio!! Durante il giorno non si sta male, anche se ci si deve coprire di più, ma la notte, ma la notte, ma la notte NO! Qui ho solo la copertina di cui sopra, una misera cosa sintetica e quindi il mio obiettivo di oggi, giorno di festa, è di comprare qualcosa di più pesante. Ovviamente mi dedicherò anche all'acquisto dei giornali, finalmente, e mi piacerebbe fare colazione con un buon croissant con vista sul Nilo.... Vedrò se riuscirò a fare tutto. Per il resto passo 4 o 5 giorni qui al Cairo e siccome c'è Sandra che non c'è mai stata c'è anche il rischio che la segua in qualche spedizione turistica. Sicuramente la porterò a Khan el Khalili dove mi diverto anche io e ho intenzione di comprare qualche regalino visto la mia prossima partenza per l'Italia, spero il 4 dicembre. In particolare vorrei comprare qualcosa di luccicante e vaporoso per la mia nipotina Vittoria che so che la sua mamma detesterà ma secondo me a lei piacerà molto. Visto che molti di voi non la vedono da tanto tempo metto una sua foto di questa estate....

ci risentiamo in questi giorni, vi farò sapere dei miei acquisti....

domenica, novembre 17, 2002

Carissimi,
in quel di Sohag una noia mortale e quindi non ho molto da scrivervi. Ma vado al Cairo il giovedì e a quel punto spero in un pò di movimento. Continuate a seguirmi e pasciatemi gentili messaggi nel Tag board. Grazie e baci, Alex

domenica, novembre 03, 2002

Carissimi,
l’altra sera sono andata a un’altra festa, al Club del Rugby a Maadi, quartiere americano e devo dire che sebbene il luogo fosse un pò deprimente la compagnia era simpatica e ci siamo divertiti. C’era un misto di individui che suppongo rugbisti e vari ubriachi al bar, più svariate donne sicuramente americane dall’abbigliamento. C’era un DJ che faceva anche karaoke e all’inizio siamo rimasti un pò perplessi. Ma come ogni festa che si rispetti ha cominciato a decollare dopo l’una. Con l’arrivo di un gruppetto di sbronzi da un’altra festa è diventata decisamente lively. Alla fine abbiamo ballato fino alle 3 e ci ha riportato a casa il DJ che si è rivelato simpatico e impiegato di UNDP. Ho solo un problema con le scarpette da ballo nel senso che tutte quelle che ho non sono proprio comode ma non posso neanche mettere i miei mocassinacci da lavoro. Dovrò trovare una soluzione, preferibilmente non troppo cara. Mi spingerò sulla via Gamat el Dowal dove ci sono una decina di negozi di scarpe uno dopo l’altro e spero di trovare qualcosa di carinno e comodo al tempo stesso. Penso che sia una vana ricerca ma tentar non nuoce.
Per riprendermi della festa e per trattarmi un pò bene il giorno dopo sono andata in piscina. Con Emanuela e Gaia abbiamo trovato una piscina superlativa allo Sheraton Royal Gardens. Cara ma vale tutti i soldi spesi. C’è un bel giardino con chaise longues perfette, asciugamani giganti e una piscinona con cascate, idromassaggio e bar a livello acqua. Una figata e una giornata di sole bellissimo. L’idromassaggio che io ho provato per la prima volta è veramente fantastico e rilassa completamente. Ho finito la serata a casa rivedendomi il Signore degli Anelli e mangiando il sushi che mi faccio mandare con l’home delivery. Il pensiero di tornare a Sohag mi uccide!!
Baci a tutti e a presto

martedì, ottobre 29, 2002

Oltre alle varie news di cui sotto vi accludo una foto dellamia gattina, Topo, in un momneto di relax....
capite perchè il nome Topo.

domenica, ottobre 27, 2002

Cari amici,
vi scrivo perchè qui la notte cala presto e arriva l’inverno. La sera in casa ci vuole una tuta e un buon tè caldo. Considerate che qui non esiste il concetto di riscaldamento e se fa freddo, fa freddo. Mi raccomando chi di voi pensa di venire che si porti un maglione per la notte. Vi scrivo con la colonna sonora di GS radio, grazie al mio satellite, e quindi vi immagino che ascolatate le stesse canzoni mentre vagate tra i vari reparti dei supermercati GS. Io sogno di vagare tra i banconi dei salumi e dei formaggi.... l’altro giorno al Cairo ho scoperto un ristorante che vende anche dei simil salumi e del formaggio brie. Meglio che niente, la prossima volta mi organizzao per tempo e mi faccio una scorta per Sohag.
Domani vado al Cairo per alcuni lavorini e poi per ricevere la nostra nuova consulente, Sandra, che viene per il capacity building. Quest’ultimo è un nuovo trend nello sviluppo e Adesso sonosignifica insegnare ai locali a come gestire le attività di un progetto partendo da 0: amministrazione e gestione, scrittura di documenti, pianificazione e controllo attività... è incredibile come uno si accorga all’estero di come il nostro modo di fare che a noi ci sembra normale non lo è affatto. Oggi per esempio mi sono incazzata con la mia segretaria che si è assentata dal lavoro per mezzora. Dopo un pò la vado a cercare e la scopro a prendere il te con due amici nel cortile. Una visita di cortesia, tutto normale.
A parte questo il lavoro va molto bene con un censimento delle donne che dovrebbero essere beneficiarie del nostro programma di credito. Si è scoperto che nessuna vuole il credito e che comunque non possono uscire di casa per partecipare alle attività. La cosa si fa interessante...

Ma veniamo alle news della festa che giustamente alcuni di voi mi richiedono visto che, colpa mia, ho scritto solo qualche cenno a pochi eletti. Allora... ovviamente ero in gran beauté, sempre modesta, con un bustino alla moulin rouge in raso viola e dei jeans stretch. Capelli semilegati in boccoli rossi proprio come Nicole Kidman. Uguale uguale! Il mio gruppetto consisteva di un quartetto di reduci da Khan el Khalili con cappelloni a pois di colori tutti diversi, una coppia di signorine bene e ben vestite, due scalcagnati cooperanti italiani vestiti come al solito in maglietta e jeans. Arriviamo in questa casa gigantesca, praticamente un ultimo piano intero con grande terrazza e cominciamo subito coi cocktail, cuba libre e screwdriver. Non mi pareva vero!! Finalmente un pò da bere e anche buono, con un barista distintissimo in giacca bianca e molto generoso con gli alcoolici. La festa era allietata da una jazz band di espatriati molto bravini, un misto di francesi, ukraini e russi, e un dj locale ma molto anni 70 e pop contemporaneo, insomma i will survive e shakira. I festeggiati erano il padrone di casa, bruttino ma molto charmant e direi quasi sexy, e un collega della cooperazione italiana un pò orsacchiotto con grandi boccoli e baffoni, simpatico. Il resto degli ospiti molti italiani, un belga che ho adocchiato belloccio, molto racé, delle carampane della cooperazione italiana con degli accenti romani che neanche alberto sordi. C’era anche un fiorentino del Monte dei Paschi con cui sono daccordo per andare a cena a un orientale, jap-thai-indonesiano, non importa, basta che si mangia bene. Siccome fa il banchiere spero che pagherà lui! Ha anche il vantaggio di suonare alla chitarra tutte le canzoni della nostra giovinezza, csny e james taylor... ma prima che vi fate idee romantiche vi avverto che proprio non è il mio tipo, ma una sera a cena non fa male a nessuno. Per il romantically inclined vi dirò anche di Andrea, sempre cooperante, con cui si va a cena e mi aiuta un pò per cose di lavoro, molto simpatico si fanno grandi chiacchiere e lui sta cercando di essere fedele, dopo anni di perenne infedeltà. Non lo tenterò.
Per tornare alla festa si è ballato fino alle 4 e mangiato molto bene sopratutto una torta di mousse al cioccolato sorprendente per il Cairo. Io sono tornata a casa col mio taxino e ho dormito il giorno dopo fino a mezzogiorno quando è arrivata la colf, Nada, e quindi sono uscita per lasciarla lavorare e sono andata a farmi un pedicure da Jacques Dessange. Non eccelso, la pedicurista un pò troppo energica col tronchesino, ma almeno mi sono rilassata.

In questi giorni ho un sacco da fare al Cairo, sopratutto robe amministrative noiose, ma prima di ripartire vi fò sapere se ci sono novità. Per ora un saluto a tutti.


mercoledì, ottobre 16, 2002

Cari amici,
eccomi di nuovo al Cairo per una importante riunione domani all’Ambasciata con tutte le ONG italiane d’Egitto.... e poi domani sera una mega festa molto decantata, con live band che mi ha fatto decidere per la trasferta. Al momento sul progetto stiamo lavorando pochissimo. Siamo ancora fuorilegge in Egitto, nel senso che non siamo riconosciuti ad operare come ONG e dobbiamo attendere l’implementazione della nuova legge per presentare la richiesta e poi ci vuole un mese per avere il permesso... insomma nel frattempo non dovremmo neanche avere un ufficio ma grazie alla mia bravura eccezionale e al fatto che siamo in quel posto sperduto di Sohag qualcosa la facciamo. Ma poco e quindi sono tutto sommato contenta di trovarmi un pò al Cairo anche se ammetto che mi manca molto il mio topino, cioè la mia gattina. Sebbene mi tenga sveglia la notte è talmente tenera quando gioca o dorme che proprio mi manca. Ha un pancino morbidissimo che è un piacere carezzarlo. E così vi rendete conto che mi sono un pò bevuta il cervello, ma si sa che a una certa età le zitelle si devono pur attaccare a qualcosa....
Insomma per oggi è tutto ma dopodomani prometto di raccontarvi tutto della festa e di eventuali successi sentimentali. Nel frattempo vi regalo un’altra fotina della mia topina:

eccola mentre si beve il suo biberon-siringa di latte. Adesso è cresciuta e mangia da sola, prometto di fare altre foto presto e di rendervi partecipi. Figus!!!

sabato, ottobre 05, 2002

Carissimi,
domani riparto per sohag e quindi chissà quando piu bloggerò... Oggi ho protato il gatto dal veterinario, è una femminuccia di 7 settimane e ha un pò di rinite ma per il resto sta bene e tra un mesetto la vaccineremo. Il suo nome: Topo. Oramai è definitivo in quanto il veterianrio ha la sua scheda. Così piccola e già schedata!!
Quanto a voi sento che molti non verranno a trovarmi se c'è la guerra. Da quello che sento sulle tv satellitari mi sembra che la guerra ci sarà senz'altro e quindi mi sa che anche stavolta non vi vedo.... Ci vediamo a fine novembre quando verrò io in Italia per un paio di settimane a riprendere peso. Mi dicono che sono molto dimagrita...
Un abbraccio a tutti voi e spero a presto.

giovedì, ottobre 03, 2002

il mio gattino mi sta ciucciando la mano sinistra e quindi sono un po impedita a scrivere a lungo ma ci tenevo a farvi vedere una sua foto.....

non è un'amore ?

mercoledì, ottobre 02, 2002

Carissimi,
rieccomi al Cairo dopo una serie di disavventure con l’internet a Sohag che mi hanno scollegato da voi per parecchi giorni. Non se ne può più di quei baracchini di computer che o si scollegano o si spengono tout court. Seguendo un suggerimento di Luca io cerco di scrivere prima in word e poi incollare sulla posta ma ciò non è sempre possibile in quanto il drive dei floppy funziona anche lui a singhiozzo. Insomma, non ce n’è da Sohag e quindi adesso che sono qui nella metropoli vi scrivo un pò più a lungo, se mi ricordo cosa devo raccontarvi...
prima di tutto il mio viaggio da Sohag è stato pittoresco, iniziato con una sceneggiata fuori dalla stazione di polizia dove il nostro piantone del giorno ci aveva obbligato a fare sosta prima di andare in stazione ferroviaria. Lui doveva riportare la notizia ai suoi superiori e noi stavamo perdendo il treno... a un certo punto io faccio una “merolata” e urlo scendendo dal taxi e cercando di fermarne un altro. Lui mi rimette nel taxi e cerca di chiudere la portiera col mio piede dentro. Il tutto io col mio zaino, la borsa e la scatola col mio nuovo gattino che miagolava disperato. Jessica dal taxi mi implorava di non ritardare ulteriormente. A un certo punto arriva una camionetta con un superiore e io mi precipito dal capo a dare dell’imbecille al mio piantone e a spiegare il ritardo. Il tutto ovviamente in italiano con contorno di lacrime e sangue. Io mi sono molto divertita ma temo che Jessica l’abbia presa un pò più sul serio e ci ha messo di più per riprendersi. Arriviamo al treno, con dovuto anticipo, e saliamo circondati dalla solita scorta, piantone più polizia ferroviaria. Ci sistemiamo e finalmente anche il gatto si calma. Io mi accorgo di avere un bel lividone blu con rigonfiamento sul braccio dovuto probabilmente alla colluttazione nel taxi ma di cui al momento, troppo presa dalla scena, non mi ero proprio accorta. Insomma gran teatro, mi spiace che non foste presenti perchè in genere queste scene non le faccio mai ma in quel momento ci stava proprio bene.
Parlando invece di qualcosa di più interessante vi racconto di una visita alla fabbrica tessile di Ahkmin. Questo centro è da millenni un importante produttore di tessili e ultimamente hanno scavato sotto le case e trovato grandi resti di templi e statue tra cui la statua femminile più grande ritrovata finora. Gli abitanti però non si vogliono muovere dalle case e quindi ci sono un pò di buchi sparsi qua e la nelle piazze con basamenti e colonne e anche una statua ovviamente di tipo greco ma senza testa. Molto interessante. Ma il bello della fabbrica tessile è che ci sono dei telai fatti totalmente di legno che possono benissimo essere dei tempi dei faraoni. Sono operati da uno o due operai e fanno una tela di cotone double face molto bella. Anche il tipo di cotone è di buona qualità. Poi fanno anche un lino misto cotone o seta e delle sete veramente morbidissime, anche tipo crepe di chine. I prezzi sono abbordabili, mai piu di 10-12 euro. Per farvi vedere i telai ho fatto delle foto e spero che siano ben visibili.
sono un pò pesanti come foto e forse ci metteranno un po a scaricarsi, abbiate pazienza....


in queste prime due si vede lo stesso telaio da due angoli diversi. forse non si capisce ma non ci sono ferri o chiodi, solo giunture di legno

qui si vedono le pietre che fanno da peso per tenere la stoffa in tensione

qui si vede il tipo di stoffa che si fa che è diversa dai due lati, tipo positivo/negativo
Per stasera vado a nanna che sono un pò provata ma cercherò di farmi sentire nei prossimi giorni. Baci

lunedì, settembre 23, 2002

cari amici, due righe da quel di sohag per dirvi che anche io, come voi, posso vedere la tv italiana e quindi condivido con svariati altri milioni le gioie e i dolori di saranno famosi e operazione trionfo. l'altra sera ho anche pianto con la defilippi e le sue famiglie in crisi. viva l'italia!!
sono veramente allibita dal livello della tv che gia' mi ricordavo pessimo ma oramai e' grottesco. per fortuna le veline fanno notizia sulla stampa straniera. parlate male ma parlate di me. insomma sara' anche che jessica mi costringe a vedere questi programmi giovanili... perfortuna ieri mi sono tirata su con blob e mai dire domenica. andro' questo weekend al cairo e potro' scrivervi piu' diffusamente di tute le cose ccitanti e interessanti che mi stanno succedendo a sohag!! l'unico momento un po' piu' allegrgo e' dovuto al fatto che un gattino e' stato abbandonato nel nostro giardino e quindi passo i momenti liberi, oltre che a pulire casa, a nutrirlo con le siringhe di latte. vi faro' sapere se sopravvive...
un abbraccio veloce a tutti.

ps... se vedete dei dvd pirata interessanti vi prego comprateli e speditmeli!

domenica, settembre 15, 2002

Di nuovo al Cairo, praticamente riesco a scrivervi solo da qui... A Sohag tutto bene sopratutto con il lavoro che ha visto la fine della ricerca che è stata veramente interessantissima. Sembra che presto finiranno anche i lavori per la riabilitazione degli uffici e quindi potremo cominciare delle attività sul terrenno di definizione del programma di formazione. E questo è quanto per chi fosse mai interessato al mio lavoro! Quanto a me sto bene e dopo una cura per i parassiti ancora meglio anche se ancora cerco di mangiare saggiamente. Ieri sera take away cinese con pollo agli anacardi e verdure miste. In più a Sohag ho fatto installare una antenna satellitare di circa 2 metri di diametro che mi da accesso a ben nove satelliti sopstandosi tramite motorino con telecomando. Una cosa complicata e sopratutto virtuale visto che i canali migliori sono tutti scrambled, il che vuol dire che devo comprarmi anche un abbonamento che però non costa caro. In compenso quest'ultima settimana ho seguito insieme a voi i programmi italiani e quindi fiato sospeso per le miss, le veline e l'immancabile ispettore derrik!! Non vi sto a dire quanto mi manca un pò di società sensibile e intelligente e quanto attendo il vostro arrivo con la bella stagione. Vi auguro bufere in Italia così sarete ispirati dal mio clima sui 25 gradi fissi. Molto piacevole. Inoltre vi attiro anche con lanotizia che a 50 km da casa mia, un'ora di macchina, c'è uno dei più bei tempi di tutto l'Egitto. Non l'Osireion, che può interessare solo a pochi dedicati architetti e patiti di archeologia, ma l'incredibile tempio di Seti 1, di 3.500 anni fa, che grazie al fatto che ha conservato il tetto è rimasto in buone condizioni all'interno con pitture ancora vivissime e coloratissime e bassorilievi incredibili. Vi mando due immagini ma considerate che era un pò buio dentro e non sono chiarissime....



Abbiamo fatto una gita in mattinata e nonostante il sole già picchiasse all'interno era bello fresco e veramente incantevole. E' stata l'ultima gita fatta con la nostra ricercatrice Gilda che parte oggi per l'Italia e poi per Nairobi. Ho messo qui alcune foto, spero che escono, per farvi vedere il gruppone della ricerca da sin. hani l'autista, mai, naglaa, gilda con maya, hani, paolo, jessica e in basso ahmed. E ovviamente il nostro mitico microbus con adesivi vari.
e sopratutto una foto con il nostro poliziotto che ha scelto la posa....
con gilda maya e jessica di fronte al pulmino col fucile spianato!! Questo è il poliziotto che sta fuori a casa nostra, ogni giorno cambia e così vediamo una fauna poliziesca da romanzo. Caratteristica unanime è la patta dei pantaloni chiusa da una spilla a rimediare alle zip egiziane che si rompono in due giorni.
Sull'osierion riporterò in separata sede con foto agli specialisti.
Per oggi mi sembra tutto ma sono al Cairo fino a domani e quindi prevedo altre eccitanti novità!!! Baci a tutti....

lunedì, settembre 02, 2002

Dal Cairo un saluto visto che parto domani per Sohag e chissà quando potrò riprendere il mio blog! Nel frattempo mi raccomando tenetevi al corrente e fatemi sapere dei traslochi, lavori e rinnovamenti oltrechè di tutte le cose normali che vi competono. Io oggi, tanto per darvi news, ho dovuto fotocopiare tutta la contabilità del trimestre e poi mandarla con DHL a Torino. Nel pomeriggio mi sono invece fatta un supersonno visto che fa un caldo umido debilitante e adesso mi preparo per uscire a cena dove mi raggiungono degli amici che si vanno prima a vedere Viaggio a Khandahar. L'ho visto una volta e mi è bastato. A cena si va da Pronto Pizza, un classico ristorantino italiano dove non credo che prenderò la pizza ma solo una sana pasta con sugo semplice visto che il panino al formaggio del pranzo mi è rimasto tutto sullo stomaco. Era un formaggio finto, di quelli a pasta fusa e ricostruita e poi pure affumicata! Una ciofeca che ho mangiato solo perchè in casa non c'era altro. L'altro giorno sono andata a fare la spesa ma ho comprato solo gli m&m e i pretzel, invece Jessica aveva comprato il formaggio e me lo ha gentilmente offerto. Io mi porto gli m&m a Sohag dove spero che mi rallegreranno le serate. Ho deciso tra l'altro che mi farò la parabola e quindi da settimana prossima anche io seguirò i vostri stessi programmi su rai 1 2 e 3. Ficus! Spero poi in un sacco di canali di film e documentari interessanti, in attesa della vostra venuta.... Baci e a presto
PS Ho ricevuto ben tre buste di ritagli da mio padre che mi tiene aggiornata sulla Rechèrche a fumetti e vari altri articoli curiosi. E anche la foto tessera. Grazie papino, la conservo nel portafoglio con Mamma e Bea.

domenica, settembre 01, 2002

Cari amici,
sono al Cairo per qualche giorno e mi succedeno sempre un sacco di cose che mi dico vi devo raccontare ma poi una volta arrivata a casa ovviamente mi dimentico.... Questa volta però mi metto di buzzo buono e cerco almeno di darvi qualche idea. Ieri sera per esempio siamo andate, al solito io e Jessica, a cena al Mena House Oberoi, mega e bellissimo albergo, ex-palazzo del Kedivè d’Egitto proprio davanti alle piramidi. A parte il lusso del luogo e lo schifo della cena è stato impressionante essere a pochi metri dalle piramidone. All’inizio era tutto scuro e io non riuscivo a vedere nulla ma poi è cominciato lo spettacolo “Suoni e Luci” e di colpo la grande piramide mi è balzata davanti. Letteralmente gigantesca!! Mi ci è voluto un pò per abituarmi a vedere una cosa così grande così vicina e devo ammettere un pò inquietante. I primi momenti sono stati veramente emozionanti. Poi dal nulla è sbucata, con una luce verdina, anche la piramide di mezzo, anche li gigante e vicina. Quella piccola dal ristorante non si vede ma le due bastano e avanzano. Le luci si susseguivano, rosse verdi e bianche, un orrore, ma almeno si poteva vedere qualcosa nel buio. Senza luci non si vedeva nulla nell’ombra della notte e solo un’ombra ancora più scura, assolutamente incombente, faceva presagire la presenza della piramidona più grande, proprio a pochi metri! Insomma molto emozionante. Poi gli occhi mi si sono abituati e alla fine della cena mi sembrava quasi normale avere di fronte questo ammasso. Dopo abbiamo provato ad avvicinarci ma è tutto chiuso e presidiato dalla polizia. Tempo fa non c’erano poliziotti e con una mancia si poteva entrare nella notte e vagare guidati dalla luna, ma i tempi cambiano e bisogna adeguarsi alla mancanza di avventura e di romanticismo. Più prosaicamente in questi giorni ho fatto un pò di shopping e oltre ai soliti chili di giornali ho preso anche dei vestiti tra cui una gonna da vedova nera molto adatta a Sohag. E’ completamente lunga e coprente ma ha il grande vantaggio di avere una coulisse ed essere bella larga e comodosa, in cotone pesante ma fresco. Insomma, un pò dowdy ma non del tutto orrida. Poi ho preso una camicia di voile nero con sotto un top... non so bene dove la metterò, probabilmente solo qui al Cairo ma è molto carina con maniche lunghe a volants. Adesso i miei amichetti sono tutti al souk ma io sono tornata a finire la contabilità trimestrale da spedire a Torino. Un lavoro sporco, ma qualcuno deve pur farlo!! Per addolcire il pomeriggio ho pensato di scrivervi sapendo che state tutti tornando dalle vacanze e quindi avrete il piacere di leggermi. Un bacione e a presto

sabato, agosto 24, 2002

Eccomi a Sohag miei fidi!! E so che alcuni di voi sono gia tornati dalle vacanze. Era ora, mi mancavate. Ieri sera sono andata a prendere un drink al solito club della polizia (se mai vorranno arrestarmi sanno dove trovarmi) e poi tornando a casa ci siamo comprati un pacchettino di eccellente pop corn da un ambulante. E cosi' sono le nostre serate... In questi giorni non posso mangiare fuori perche' non sono stata bene. Mi sono presa un parassita intestinale e, risparmiandovi i dettagli, sto prendendo medicine e mangiando in bianco. Quasi meglio visto l'offerta. Mi dicevano l'altro giorno che la cucina egiziana e' rinomata per la sua pochezza e concordo. Al Cairo sono andata a curarmi all'Ospedale Italianao Umberto I, con lista di cittadini benemeriti e busti nei cortili, un'oasi di frescura e cura. Il Dottore e' straniero ma non ho capito di dove in quanto parla uun perfetto italiano e arabo ma ha la barba rossa... Forse armeno? Comunque capace e simpatico. L'ospedale era percorso da suorine e preti di tutte le denominazioni... molto italiano, mi ha ricordato il primo progetto in Cameroun con la diocesi di Batouri.... quasi 10 anni fa. Il tempo passa. E perfortuna passa anche per voi che finalmente riprendete la routine abituale e ricomincerete a scrivermi. Spero anche che comincerete a prepararvi per venire a trovarmi visto che qui comincia la stagione bella con tempo sempre solare e non troppo caldo, anzi mi dicono in inverno freddo.
Per oggi basta, ne ho approfittato della buona connessione, ci si sente presto, baci.

giovedì, agosto 15, 2002

Allora ecco qualche foto del nostro lavoro nelle Community Development Association. Le facce stralunate dei poveri fellahin vi danno un'idea di quello che possono aver capito del nostro progetto.

Poi ci sono anche qui delle belle matrone che per prima cosa ci chiedono di comprargli una mucca.
. Siccome a volte sono in tanti, anche 120, si deve lavorare all'aperto, sotto gli alberi.
E poi tutto il gruppone per una ultima foto in notturna, con occhi un pò da gufi tutti quanti

E per oggi ho fatto un bello sforzo di reportage che spero apprezzerete dalle vostre spiagge e scogliere. A domani, ciao, alex.
Eccomi al Cairo e quindi in questi giorni prometto di faravi vedere qualche foto di fellahin saidi, cioè contadino terrone, come da noi.
Al Cairo oramai sento quasi freddo e stanotte, nonostante il mio termometro segni 31°, ho messo una copertina. In questi giorni ho avuto la sfortuna di perdere il portafoglio e presa dal panico ho bloccato la carta visa e poi invece è stato ritrovato, in banca, e adesso sono con la carta ma bloccata persempre e quindi inservibile. Insomma non ho più una lira!! Perfortuna qui esiste la mitica WesternUnion che a carissimo prezzo potrà farmi arrivare qualche soldo dall'Italia. Colpa mia che mi sono fatta prendere dal panico invece di aspettare quelle 24 ore che ci mettono gli egiziani ad accorgersi che hanno il mio portafoglio e a chiamarmi. E' tutta colpa di internet perchè io mi sono immaginata qualche mente diabolica che già surfava in internet tutta la notte comprando e facendosi recapitare da tutto il mondo! Adesso vi lascio che ho appuntamento in ambasciata e poi stasera festa del matrimonio del mio collega. Insomma ci sentiamo domani, cià cià.

domenica, agosto 11, 2002

Cari amici e famigli, per il momento niente foto di sohag e della mia bella casa perche non riesco proprio a connettermi con calma e sopratutto non dal mio computer, sono sempre in un cybercafe e non si puo fare molto. Cyber cafe e' poi un eufemismo dato che qui di cafe non se ne parla e si resta a bocca asciutta tutto il tempo. Altro che Bangkok, o anche solo Dhaka! Bisogna dire che l'est e' molto piu avanzato dal punto di vista computeristico, e probabilmente anche su molte altre cose. Paradossalmente qui c'e' molta meno poverta' e non si vedono quegli spettacoli pietosi e orrendi di mendicanti ai semafori, in compenso c'e' una sporcizia diffusa un po ovunque e generalmente un'aria un po delabre'. Insomma niente lussi esagerati e niente poverta' esagerata. Lo ammetto mi mancano un po' i lussi, mi manca il mio massaggio settimanale, mi manca una buona gelateria... qui a Sohag mi manca quasi tutto e quindi mi concentro sul lavoro e lascio al Cairo i momenti piu' "social". Il lavoro perfortunna va bene. stiamo facecendo una ricerca per capire che tipo di formazioni dobbiamo programmare e ovviamente tutti vogliono tutto, In generale non sono affatto contenti che ci limitiamo agli asili e alle donne povere. E tutti gli altri? I contadini vogliono soldi per comprare terra e barche da pesca, le donne laureate vogliono posti di lavoro qualificati, i poveri vogliono elettricita' e fognature nei loro quartieri...E noi dobbiamo dire di no a tutti, non e' proprio un buon inizio ma spero che col tempo vedranno i vantaggi del nostro intervento. Ameno sugli asili troviamo abbastanza sostegno, le donne povere non interessano a nessuno e finora l'unica cosa che ci hanno chiesto le donne stesse e' bestiame, mucche, capre, etc. Non so bene come procederemo ma vi terro' senz'altrto aggiornati per quanto possibile con queste connessioni balorde. Tra un mesetto dovrei avere il telefono a casa e quindi confido che potro' essere piu' regolare nelle mie bloggate. Un abbraccio a tutti e godetevi le vacanze. E sappiate che non riesco piu' a spedire sms quasi a nessuno, credo che sia il sistema qui che non funzia. Cia' cia'.

domenica, agosto 04, 2002

non sto a dirvi che le connessioni da sohag fanno schifo. anche adesso provo a scrivere ma forse tutto si disconnettera' prima che possa pubblicare il tutto sul sito. e anche i messaggi sms non funzionano piu'!! mi sento proprio isolata, anche se qualcuno riesce a raggiungermi sul telefonino. grazie di telefonare!! avrete sentito di questa heat wave che ha colpito l'egitto. 50 gradi non ce li toglie nessuno!! il weekend per disperazione sono andata allo sheraton di luxor da dove non mi sono mossa e ho goduto di aria condizionata, tv satellitare e piscina. lo so, non sono passatempi molto intellettuali ma ero fisicamente esausta. immaginate di stare in un forno ventilato che non si spegne mai!!!!!!! adesso il tempo e' migliorato e quindi la sera si dorme tranquillamente, anzi e' decisamente piacevole con un bel sole e una brezza, quando c'e', quasi frescolina. la mia casa e' proprio bella. e lo sara' ancora di piu' quando ci saranno i mobili, per il momento dormo per terra e siamo un po accampati con tavoli di fortuna ma un televisore gigante! noi siamo entrate due giorni prima del frigo. adesso col frigo e cucina ci sentiamo come dei papi. c'e' anche la lavatrice! mi sto informando per una brava donna delle pulizie e spero presto di avere le camicie stirate. insomma a parte qualche piccola scomodita' direi che siamo contente sulla nostra terrazza sul nilo. prossimo acquisto, sue poltroncine in terrazza per spaparanzarsi la sera. sohag e' oramai al corrente del fatto che due straniere sono venute qui a vivere, fatto mai accaduto prima, e tutti ci salutano e ci alzano i prezzi di conseguenza. i poliziotti adesso ci lasciano in pace e quando li incontriamo per strada ci salutano come vecchi amici. il luogo dove si va spesso a cena, unico ristorante della citta', e' proprio il club della polizia! sul lavoro tutto bene con l'inizio della ricerca. ieri prima riunione in un villaggio con quasi 120 persone che reclamavano aiuto e soldi. sono rimasti tutti molto delusi quando abbiamo detto che facciamo solo asili e credito alle donne povere. ma direi che in generale c'e' interesse per il progetto e a poco a poco credo che capiranno di che si tratta. di lavoro basta, di voi so qualcosina, persi tra sardegna e altri mari e laghi. vi penso e abbraccio molto. statevi tutti bene. ah! una piccola nota: sul contratto della casa e' specificato che non possiamo ospitare uomini in casa... quindi i miei vari spasimanti si dovranno accontentare dell'albergo!

domenica, luglio 28, 2002

Eccomi di nuovo quasi in partenza per Sohag. Stasera ultima cena con take away cinese e domani in stazione alle 7 per vedere se trovo un biglietto o se viaggio in piedi. In realtà poi non si viaggia mai in piedi in quanto il treno è pieno alla partenza ma dopo un'ora c'è la prima grossa fermata, a Beni Suef, e un sacco di gente scende. Da li in poi è tutto un scendere e salire e il massimo che mi può capitare è che devo cambiare posto perchè arriva uno con la prenotazione. Ma mi consolo con l'ottimo servizio, vassoio breakfast, te caldo e bibite fredde, e con un'aria condizionata che rende il tutto molto più sopportabile. Oggi mi sono sfiancata per recuperare un pacco spedito da Papa' con libri e dvd. Finalmente è arrivato ma non recapitato a casa e quindi sono dovuta andare a prenderlo all'ufficio centrale di Dokki, qui vicino. Però non sapevo l'indirizzo e le spiegazioni tra tassisti e passanti sono state approssimative e quindi ho scarpinato per mezzora sotto un sole cocente. Stavo a sveni'! Come forse sapete questa zono è preda di una "heat wave" e si more di caldo. In casa riesco a mantenere i 33° ma fuori si va dai 38 in su. La notte si dorme con i ventilatori a palla. E in queste notti anche con i tappi per le orecchie visto che hanno cominciato dei lavori di costruzione nel plot vicino e ovviamente lavorano la notte dalle 22 in poi.
E quindi per adesso è tutto. Da domani non so bene quando potrò fare un'altra bloggata ma spero presto di darvi notizie e del lavoro, che è interessantissimo con una ricerca inziale in tutte le comunità dove lavoreremo, sia dei miei viaggi per antichità locali. In realtà mi conosco e c'è una buona probabilità che il weekend lo passo tra il letto e il divano ma siccome ho pochi libri non dispero di dover trovare altro da fare e quindi spingermi per ruine. Un saluto a tutti, continuate a mandare messaggi che li trovo sempre.

venerdì, luglio 26, 2002

Mi spiace ma per il momento da Sohag proprio non riesco a bloggare. Un collegamento internet c'è negli uffici della ong nostra partner locale, ma funziona veramente troppo lentamente e a stento riesco a fare l'e-mail. Adesso sono al Cairo per motivi di banca, ho aperto un conto a Sohag e devo fare un versamento e quindi devo venire apposta. Spero di poter arrangiare per fare dei versamenti automaticamente senza venire al Cairo ogni volta. Perchè la verità è che una volta che mi stabilisco liggiù sarà difficile poi muovermi. Si viene presi dal ritmo lentissimo del Nilo e dei suoi prossimi abitanti e se veramente ci si dedica molto forse si riesca a non perdere tutto il giorno tra attese e meeting lunghissimi e inutili. Inoltre al momento siamo sempre sotto scorta di polizia e quindi ulteriormente ritardati dai vari poliziotti che si devono dare il cambio e avvertirsi via radio di dove andiamo e quando torniamo. Molto poco James Bond e molto più Stanlio e Ollio, sopratutto per la stazza dei polizziotti che non ha mezze misure o cicci coi baffi o magrolini, ma sempre con radiolina e pistoloni. Una farsa di Far West. La prossima volta che vado giù la mia prima preoccupazione sarà di andare al comandi di polizia e ringraziarli gratamente per la loro protezione ma forse d'ora in poi non ne avremo più bisogno no? Speriamo bene.
Per il resto non sono proprio vicinissima all'Osiereion, è a circa 50 km da Sohag, ad Abydos, ma sto decisamente pensando di inserirlo in una gita di weekend. In particolare volevo andare anche a Luxor, sito archeologico per eccellenza. Pare che il caldo anormale di questi giorni, 46°, si stia attenuando a già ad Agosto dovrebbe essere meglio. Se proprio non si può uscire mi godrò la vista del Nilo dalla mia terrazza. Proprio oggi prima di partire abbiamo fatto il primo trasloco nella nuova casa e io e jessica dovremmo stabilirci li lunedi o martedi. Insomma niente più albergo e cimici ma brezza di fiume e cieli stellati!! E sopratutto basta mangiare al ristorante della polizia ma d'ora in poi sane zuppe casalinghe e piatti di pasta, che perfirtuna si trova anche qui. Per oggi basta ma prometto che ora che sono al Cairo questi tre giorni cerco di scrivervi tutti i giorni. Baci

venerdì, luglio 19, 2002

Et voilà!! Ho messo anche il Giappone la sera prima di partire per Sohag. Domani 7 ore di treno verso il sud, l'Alto Egitto, costeggiando canali e una striscia di verde coltivato molto bella. Ovunque asini e contadini in galabya. A vedersi dal treno bellissimo, sotto il sole immagino una pena. Noi in treno con aria condizionata e un efficentissimo servizio al posto con te caldo, bibite fredde e persino un vassoietto di colazione niente male, decisamente commestibile.
Mi dispiace ma per un pò niente entrate nuove. lasciatemi pure messaggi sul tag e comunque l'e-mail rimane sempre. Baci.
Sto cercando di inserire degli album fotografici che ho preparato per Turchia e Uzbekistan. Li ho messi qui sopra nella testata così rimangono a disposizione degli appassionati. A dir la verità le foto non sono eccelse... quindi vedete voi se ne vale la pena.....
Però tra poco faccio anche quello del Giappone e crdo che sarà un pò meglio.
Badate che forse sono un pò lunghi a caricarsi perchè ci sono una ventina di foto ciascuno, ma sono piccole.....

martedì, luglio 16, 2002

Una breve entrata per dirvi di evitare Pizza Hut. Lo so che avrei dovuto saperlo e evitarla anche io ma anche i migliori sbagliano, a volte. E' che il nostro pizzaiolo usuale, Pronto Pizza, oggi è chiuso e quindi ho chiamato Pizza Hut. Avevo ordinato la pizza a crosta fine sperando che non fosse pessima ma sebbene a mangiarla fosse quasi passabile adesso ho una mappazza sullo stomaco e farò ricorso a una coca. La prossima volta se proprio non trovo i pizzaiolo di fiducia piuttosto ordino cinese.

domenica, luglio 14, 2002

Sono appena andata a prenotare un albergo per la ricercatrice che arriva il 16, Gilda. Diciamo che sui nomi tra Gilda e Jessica io mi sento un pò spenta. Comunque è un decente albergo proprio vicino la casa-ufficio al Cairo, infatti costa ben 50$ a notte ma ha tutte le amenità del caso. Se si vuole rimanere in zona e avere una cosa decente il prezzo è questo. Alberghi più economici esistono ma non in zona, inoltre con questo caldo è assolutamente necessario avere l'air/con. Io non ce l'ho ma mi sto abituando, a fatica. Si comincia la mattina con 30° all'ombra e via così sperando nel rinfresco serale, cioè di nuovo 30°. La notte si soffre un pò e ho incominciato a dormire in mutande e con porte e finestre aperte sperando nella brezza notturna. Ma la Gilda arriva con una figlia di sei mesi e quindi non voglio che abbia un impatto troppo forte. A Sohag fa piu caldo ma tutto sommato l'aria è molto secca e si soffre un pò meno, e poi la notte rinfresca di più. Mi sonos cordata di fare una foto alla casa ma prometto che appena posso vi mando qualche immagine. Il problema è che a Sohag la connessione internet al momento è molto scadente e quindi non riesco a passare quell'oretta quotidiana che mi serve per sbrigare la posta e il blog. Spero che una volta con la casa mi organizzerò un pò meglio.

venerdì, luglio 12, 2002

Ieri sera tornata esausta da Sohag ho provato a scrivere due righe ma il blog non le ha prese e quindi riprovo oggi. Volevo solo farvi sapere che anche se in coma ci tengo a darvi mie notizie. In questo caso poi sono ottime in quanto ho trovato finalmente casa in quel di Sohag. Ha una bella sala da pranzo, che da su una terrazza, che da sul giardino, che da sul Nilo.....
A Sohag la casa è importante perchè mi sa che ci passeremo un sacco di tempo. In questi 4 giorni passavo dall'ufficio all'albergo e l'unica sosta di relax era il ristorante della polizia che offre solo kebab di montone, perfortuna contornati da ottime patatine fritte. La località è amena, sullo stesso lungoNilo dove siamo noi e la nostra scorta di polizia si trova a suo agio. Questa volta la scorta è stata meno presente e a volte, mentre facevamo compere per la casa, addirittura ci hanno lasciato soli. Sono comunque presenti mentre facciamo il contratto della casa e sanno dove abitiamo, quanto paghiamo, che mobili avremo, ecc. Se tutto questo controllo vi spaventa vediamo anche il lato positivo: non esiste crimine. Di nessun tipo!! Non esiste che ti rubino, per strada o in casa, o che ti assalgano o malmenino o altro. Con tutto il dibattito sicurezza/libertà uno ci riflette un pò su questi risultati.
Comunque a parte queste riflessioni sociali ci tenevo a dirvi della casa visto che spero di avervi ospiti. Guardando la foto in notturna è proprio lì dove comincia la piccola curva a metà Egitto.

Siete tutti invitati!!!

lunedì, luglio 08, 2002

Come potete vedere ho avuto un problema a metter su la foto e adesso non riesco più ad accedere e quindi rimane così. La foto provo a metterla qui.

Milagro!!! Funziona!!! Allora, per la foto quissù, leggete l'entrata quiggiù. Cià cià.
Per l’ultima volta vi parlo del pulmino e per dirvi che finalmente stamattina ci hanno dato l’agognata targa e stasera il pulmino è partito per Sohag dove noi lo raggiungiamo domani in treno. Noi andiamo in treno se no sulla strada dobbiamo avere una scorta armata di polizia e questo non ci è proprio gradito. La scorta è perchè andando vero sud si passano le rocaforti islamiche, quelle del massacro di Luxor tanto per intenderci, e la polizia non vuole che gli stranieri corrano rischi. Oggi come oggi il pericolo è quasi nullo ma l’abitudine della scorta è rimasta. Tra l’altro anche appena arriviamo a Sohag in treno veniamo subito individuati e una scorta ci accompagna all’albergo e poi resta con noi per tutto il nostro soggiorno. A volte è un solo militare, a volte due camionette piene... è che i poverini non hanno altro da fare e quindi passano il tempo con gli stranieri così almeno si divertono anche un pò.
Per commemorare questa giornata ho fatto una foto con il nostro autista, Hani, e il volontario Paolo e me davanti al mitico pulmino. Ecco quindi qui sotto la “targa commemorativa”

venerdì, luglio 05, 2002

L'altra sera eravamo nel giardino del Marriott, luogo di incontri per eccellenza, e abbiamo infatti incontrato degli amici che dovevano incontrarne altri... e così via. Alla fine eravamo al tavolo, io e Jessica, con: Paola, volontaria delle Nazioni Unite che lavora per il Poverty Alleviation Program della Cooperazione Italiana; Paolo, che lavora per l'agenzia delle Nazioni Unite che si occupa di industrie (non mi ricordo la sigla); Paolo, imprenditore padovano di celle frigorifere industriali per orto-frutta e nonno di due nipoti e grande raccontatore di barzellette; un gruppo di altri 6 imprenditori padovani, due donne, nomi svariati, che si occupano di frigo o altro per la filiera orto-frutticola, tutti grandi barzellettari. Due di loro erano malati per aver mangiato una sera prima una tajine (piatto marocchino). Io quella sera avevo giusto mangiato una tajine couscous e mi sono un attimo inquietata, ma posso dirvi che sto benissimo. Altra tempra. Degli altri, il nonno era reduce da una visita ad Alessandria dove a 20 km prima di arrivare nella città aveva visitato un macello di polli, non a norma cee, e poi era tornato indietro. Il resto era stato tutto il giorno ai mercati generali orto-frutta dove avevano visitato le facilities e avevano ricevuto in regalo cassette di uva, manghi, banane e quant'altro. L'allegra brigata ci ha raccontato un sacco di barzellette e devo dire che qualche risata ce la siamo fatta veramente. Alcuni erano per la prima volta in Egitto ma comunque grandi viaggiatori nel mondo per vendite di frigo industriali ecc. Gli imprenditori del nord-est esistono davvero! Io ho mangiato un ottimo gelato cioccolato e pistacchio che posso cinsigliarvi senza riserve, anche da un punto di vista igienico in quanto il Marriott in questo senso è un luogo sicuro. Ci hanno invece detto che le stanze non sono un gran che, molto standard e senza amenities. Insomma la cosa migliore è il giardino che si può godere come ospiti. Per le stanze migliori si va allo Sheraton, me ne ricorderò quando verrete a trovarmi.........

mercoledì, luglio 03, 2002

Vita da bar. Una cosa che non vi ho detto in questi giorni di perdite di tempo dietro al pulmino è che spesso dovendo aspettare ore ci mettiamo a uno dei baretti davanti alla motorizzazione e ci prendiamo svariati tè in attesa del ritorno dell’autista. By the way, anche oggi niente targa, mancava un pezzo di assicurazione che coprisse tutti e 14 i passeggeri. Comunque anche oggi sosta al bar dove alla fine storditi dalla noia ci siamo messi a fare foto della famiglia del proprietario e abbiamo creato un pò di vivacità nella smorta clientela. Quindi in via del tutto eccezionale potete sorbirvi qualche foto veramente di pregio, spero che la qualità sia accettabile. Volevo metterne 5 o 6 ma ho visto che poi è impossibile aprire il sito e quindi ve le centellinerò nel tempo.
Cominciamo con una panoramica della signora che prepara i tè, sempre davanti al fornello e il marito al baracchino.

Poi una bella immagine delle due sorelline, 8 anni, Aysha e 12 anni, Mona.

Poi un terzetto con il fratello grande, il garzone del bar e un distinto cliente. Il pulmino giallo dietro di loro non è il nostro.

Vedo che ce ne antrano ancora e aggiungo una panoramica del caffè all'aperto

e una foto del garzone vicino ai fornelli delle shishe


E così abbiamo passato una mattinata tutto sommato piacevole e in buona compagnia. Jessica con il suo arabo ha fatto furore e ha parlato a lungo con le sorelline che sono sveglie e simpatiche. Domani torniamo con l’amministratrice dell’Ambasciata che non ne può più di vederci li tutte le mattine e ha deciso di risolvere lei la cosa una volta per tutte.

martedì, luglio 02, 2002

Ho passato altre tre giorni persa dietro al pulmino e quindi se anche voi ne avete abbastanza di sto pulmino non continuate a leggere! Il primo giorno siamo stati in ambasciata dalle 9 alle 13 per avere una lettera, richiesta dalla motorizzazione, che certificasse il mio appartenere alla cooperazione italiana. Siamo stati io Jessica e Paolo seduti nell’ingresso della cooperazione per tutto questo tempo seguendo l’andare e venire di varia umanità con incluso un episodio di incazzamento di una funzionaria che licenziava lì per lì un’autista chiamato per aiutarci ma che si rifiutava di venire con noi in motorizzazione. Così ci siamo sentiti pure in colpa!! A inizio mattinata eravamo tutti gasati per la prospettiva di prendere sta lettera e andare in motorizzazione a prendere la targa e tornare vincitori e targati in serata. Verso le 13 eravamo abbattutissimi e cotti. Siccome l’ufficio chiude alle 14 la prima giornata si è chiusa con la lettera. Il secondo giorno siamo stati alla motorizzazione dalle 9 alle 13,30 e siamo riusciti ad avere il numero di targa, ma non la targa. Non era vero che ve l’avevano già dato prima, era un altro numero. Oggi torniamo fiduciosi per la targa e un rozzissimo funzionario comincia a chiederci una serie di documenti assolutamente non necessari giusto per crearci problemi e fare il gradasso con le “donne bianche”, sue testuali parole. Ripartiamo all’ambasciata dove ci dicono di preparare i documenti richiesti e loro ci aggiungono una serie di raccomandazioni per il capo della motorizzazione che dovrebbero consentirci di ritirare finalmente l’agognata targa. La prospettiva è quella di ripartire domani alla motorizzazione e passarci probabilmente altre 4 ore. Noi donne bianche non vaghiamo per gli uffici ma attendiamo nel cortile dove c’è una lunghissima panchina dove se siamo fortunate troviamo posto. Nessuno si azzarda a offrire un posto. Lontani gli ossequi dell’Asia o anche dell’Africa sub-sahariana, qui siamo considerate poco di buono in quanto bianche, non accompagnate e sopratutto non vestite a modo, cioè non velate. Questo ufficio consiste di questo cortiletto, con una sua grazia per dei begli alberi che lo ombreggiano, e una fila di sportelli e uffici a cui premono multitudini maschili intabbarrate dalle galabya di vari colori ma preferibilmente grigiastre e azzurrine. Da un pò l’idea di un reparto psichiatrico con i degenti in pigiama! Si credono tutti proprietari di un’auto.
Un poco meglio sono andati i pomeriggi dove, non paga delle mattinate estenuanti, mi dedicavo a riunioni di progetti, sia per questo in corso che per possibili nuovi. I nuovi sono uno per produrre materiale didattico originale per bambini 0-6 anni e l’altro per integrare un progetto di sviluppo infantile già in corso da tempo. Visto che la cooperazione italiana in Egitto è ricca mi pare giusto che ne approfittiamo anche noi.
A fine giornata oggi l’autista, venuto apposta da Sohag per prendere l’auto, era talmente demoralizzato che mi ha chiesto se poteva tornare giù e poi venire a prendere l’auto quando c’era già la targa. Non ne può più del casino, della città tentacolare e sconosciuta, delle abitudini metropolitane che lo perplimono. Jo Condor!! Mica me la zuco da sola sta trafila della targa. Gli ho detto che deve restare fino all’ultimo, sua mamma può aspettare.

sabato, giugno 29, 2002

Sono cinque giorni che non scrivo e non ho molte scuse. In effetti tre ne ho passati a fare le pratiche di registrazione del pulmino. Il primo giorno siamo stati alla Toyota per tre ore a fare fatture e documenti e consegna del pulmino, che abbiamo lasciato nel loro garage. Il secondo giorno siamo andati in due uffici dei vigili per avere il numero di targa e registrare l'auto. Il terzo giorno siamo tornati nei due uffici dove finalmente abbiamo avuto il numero di targa e abbiamo registrato l'auto alla centrale del Cairo. Quest'ultimo ufficio è veramente sperso nel deserto, a nord del Cairo dove stanno costruendo praticamente una nuova città. E' pieno di cantieri e case in costruzione, in qualche palazzo c'è anche qualche appartamente occupato, si vede il bucato steso al sole, ma sono pochi. Il tutto in un deserto senza pietà con un calor bianco che solo andare dal parcheggio all'ufficio viene un colpo di sole. Speriamo prima o poi piantino qualche albero. Infine il weekend, con due giorni di riposo totali interrotti solo da una visita serale a Khan El Khalili. Grande mercato souk baazar, operativo dal 1380 a oggi ininterrottamente dove si trova di tutto e pieno di turisti ma sopratutto di egiziani. Ieri abbiamo preso delle tuniche con manica lunga, un pò lunghe sui fianchi che speriamo vadano bene nel sud conservatore. Io ne ho preso tre economiche, rossa, blu e lilla, e una di lusso blu. Di cotone con ricami fatti a macchina sul davanti e polsi. Poi oggi, non paghe, siamo tornate nello stesso negozio e ne ho prese due lunghe, una rosa e una blu/verde molto bella. In un baracchino meno di lusso ne ho preso un'altra lunga blu. Le lunghe servono per stare in casa un pò freschi ma decenti in modo che se bussano alla porta si possa aprire senza doversi mettere una giacca. Infatti la manica scoperta qui non va, se non hai la palandrana sei un pò sconcia. Tanto poi al mercato c'erano certe turiste vestite in modo indecente tutte attillatissime e seminude. Non stupisce che l'opinione delle donne occidentali non sia altissima. Non stupitevi voi della mia beghinaggine, credo però che a roma si fa come i romani e quindi sia meglio adeguarsi un pò. Sempre nel negozio di lusso c'è un caffettano di moire rosso scuro tutto ricamato che mi fa impazzire e sto seriamente pensando di comprarlo. Che faccio lo prendo? E poi dove lo metto? Però è veramente bello, da Lawrence d'Arabia. Domani domenica e si ricomincia a lavorare, si riparte in un altro ufficio, quello del nostro quartiere, Giza, che pare spero ancora di più, ma dovremmo passare davanti alle piramidi. Vi farò sapere. Voi godetevi il weekend.

lunedì, giugno 24, 2002

Mi dispiace che in questi giorni non sto facendo niente di particolarmente interessante e non ho grandi argomenti da trattare. E quindi tratterò argomenti minori. Per esempio i pomodori. É vero che qui non ci sono i cuori di bue ma certi pomodoroni rossi che vendono sono ottimi. Arriva un carrettino tutti giorni, evidentemente dalle campagne vicine, guidato da un contadino simpatico a volte con la moglie, con sopra di tutto di più: pomodori, melanzane, peperoni, patate, fagiolini, limoni, meloni, cipolle, uva, cetrioli, etc. Oramai siamo delle abitué e ci da certi pomodori belli grossi e rossi che dentro non hanno qusti semi ma una polpa tosta e gustosa che sembra quasi di mangiare carne. Sono anche saporiti, belli scaldati dal sole. Io li preparo semplicemente con olio, origano (non trovo ancora il basilico) e aglio. Poi scaldo un pane arabo e ci metto dentro questa pomodorata fresca, una vera squisità.
Mi chiedeva invece Francesca di stoffe e sarti, ebbene mi spiace dire ma arrivando dal favoloso oriente da quel lato non si può proprio trovare nulla di interessante. L’unica cosa bella è stata una fabbrica di tessuti a Sohag con dei telai che sicuramente erano gli stessi dei tempi dei faraoni. Tutti in legno con un sistema complicatissimo di pesi e contrappesi e trama e ordito per cui riuscivano a creare un tessuto tipo jaquard. A vedere lavorare gli operai si poteva pensare che andassero avanti così da millenni. Avevano anche delle pezze di seta non brutte ma nulla di eccezionale. Per il famoso cotone egiziano finissimo non so ancora dove andare. Sempre alla fabbrica c’era un tessuto di cotone tipo bazin, lucido/opaco, quello delle tovaglie per intenderci. Non brutto ma non eccezionale. Gli africani ci fanno i loro abiti larghi, detti boubou. Nei mercati non c’è nulla che mi ha convinto finora, la maggior parte dei vestiti è in sintetico e per trovare roba in cotone bisogna cercare nei negozi più cari. Anche al Khan El Khalili c’è solo roba per turisti o sintetica orrida. Non dispero comunque, direi che con un pò di tempo dovrei trovare qualcosa di interessante.

domenica, giugno 23, 2002

Questo weekend ci siamo proposte di andare alle Piramidi. Settimana scorsa ero andata in una strada commerciale proprio li vicino e mentre mi aggiravo dai negozi potevo vedere la sommità delle due grandi piramidi, un cocuzzolo ancora coperto dal rivestimento bianco e liscio, l’altro solo pietre. Come dai noi il Colosseo! Ma niente entusiasmi, alla fine ci siamo detti: chi ce lo fa fare? Vagare nella sabbia cocente in questo caldo soffocante?. Non so se sapete com’è il sito delle piramidi: una distesa sterminata completamente desertica tra cui vagano i turisti distrutti e le guide allerte e giulive con appresso cammelli, bevande fresche, tappeti e souvenirs, il tutto con due piramidi principali, molto lontane una dall’altra, la sfinge gigante, lontanissima, e intorno nel deserto piramidi minori, mucchi di pietre, tombe e altri turisti distrutti. Un colpo di sole o di caldo non può mancare e quindi ci siamo rifatte un programma facile facile: trasferta dall’altra parte del ponte (in taxi), sull’isola di Gezira, quartiere Zamalek, con acquisto di giornali (Gazzetta dello Sport!), passeggiata sulla via dei negozi e finalino sulla corniche al grande Marriott, che dio lo benedica, per aperitivo e spuntino nel magnifico giardino al chiaro di luna. Jessica shawarma e io mezzè.
Alle piramidi non rinunciamo e probabilmente questa settimana che prendiamo il pulmino, martedì (inshalla), poi ci organizzeremo, magari in tarda serata, per raggiungere l’ombelico dell’Egitto. Dovevamo andare a Sohag martedì ma invece si rimanda fino a sabato, per richiesta dell’ong locale, le cui socie non prese da altre beghe. Questo ci da un pò più di tempo al Cairo per organizzare alcuni acquisti e visitare progetti vari.
Adesso vado a farmi un panino. Nonostante a pranzo abbia preparato dei lauti vegetable noodles sono affamatissima dopo un pisolino ristoratore. Adesso magno e poi continuo a lavurer. Saluti.

venerdì, giugno 21, 2002

So tutto il bene possibile della festa di Guido, oramai l'unica occasione di ballo a Milano ma io qui non posso intrattenervi con altrettanta verve. Ieri pigrizia a casa, l'alternativa era andare a vedere a casa di Paolo due cassette: Non ci resta che piangere e Aladdin. Ho invece pianto in casa guardando The family man, con Nicolas Cage proprio carino. Di folkloristico egiziano non ho molto da dire se non che continuo a passare dal mio fioraio per le rose rosa. Prima di tutto ha un sacco di fiori e poi prepara delle composizioni giganti con cestini, vasi, girasoli, garofani, gladioli e rose multicolori. Le mie rose le chiamo persiane perchè mi ricordano le miniature dei giardini persiani o indiani e i profumi decantati dai loro poeti. Il rosa è perfetto, ne troppo baby ne troppo fucsia, un rosa da baci e abbracci.
I fiori qui sono una cosa seria e ci sono fiorai a tutti gli angoli con profumi che volano sulle strade. I girasoli vanno molto, bizzarri ma non mi ispirano, e poi garofani di tutti i tipi, non i miei favoriti ma anche quelli profumatissimi. E' un pò come passare anche davanti ai fruttivendoli, si sentono odori che da noi non ci sono più. Caso mai cammini per strada e senti profumo di albicocche, ed ecco che dietro l'angolo c'è il carrettino, col suo bell'asinello bardato, con sopra una tonnellata di albicocche. Qui i carettini sono monotematici, quindi o albicocche o cocomeri o cipolle, ecc. In questo senso un bel progresso da Dhaka che invece era rinomata per la puzza della sua spazzatura imperante. A proposito, grazie al mio amato babbino per gli articoli tra cui quello sul Bangladesh. Anche gli altri erano buoni.
Adesso vi saluto visto che ho poco da dire. Alla prossima.

giovedì, giugno 20, 2002

Insomma, voi siete tutti alla festa di Guido e io qui trista e sola!!! Non m'importa della salsa, non m'importa della disco africana, non m'importa della piscina con vista piramidi!! Ancora Buon Compleanno, sempre più in ritardo, ma molto sentito. E poi scusate se scrivo poco ma tra la partita persa, il caldo bestiale e il fatto che sono fuori tutte le sere. Ne approfitto a uscire perchè una volta a Sohag non credo che avrò molte chance di uscire e vedere gente, saremo solo io e Jessica. Ne approfitterò per farmi insegnare a ballare bene la salsa così farò il mio figurone nelle trasferte al Cairo. Dovremmo partire martedì ma siamo ancora incerti perchè l'acquisto della macchina prende più tempo del previsto. La dobbiamo pagare in Lire Egiziane ma non vogliamo fare un trasferimento diretto dal conto in Euro visto che i cambi bancari sono terribili. Allora prendiamo gli Euro in banca, andiamo a cambiarli in un ufficio cambi molto favorevole e poi torniamo in banca e versiamo le LE. Un casino e si va in giro con milioni!!! Come al solito siamo andati tutti e tre perchè nessuno si voleva perdere la vista di tutto quel dinero ammassato in buste di plastica. Però non si è potuto fare tutto oggi perchè la banca non fa ritirare cifre troppo grosse e quindi ripetiamo domenica prossima per la seconda, e ultima, rata che ci permetterà finalmente di emettere un assegno in LE per pagare sto benedetto pulmino. Ce lo siamo sudato.
Per il resto sono in attesa di notizie da voi sulla festa e su altre feste possibili a cui andate nel mondo. Statevi bene.

martedì, giugno 18, 2002

Cari amici vi scrivo alla fine della partita in un clima di tristezza che non vi dico........ Jessica piange, Paolo impreca e tutti noi ci siamo sgolati fino al golden gol di merda di questi koreani che li hanno fatti vincere gli arbitri come peraltro si era capito dall'inizio!!! Cosa dire, ci hanno voluto fuori e ce l'hanno fatta. Meglio morire subito come la Francia che non perdere con una squadra inesistente come la Korea. Forse uno potrebbe dire che non abbiamo proprio brillato, che ci siamo adagiati troppo presto sul primo gol, che il Trap ha sbagliato a togliere Del Piero.... ma non ce lo meritavamo proprio di essere trattati così per tutto il mondiale. NO!!!!!!!!!!!!!!!!
Alcuni di voi diranno, ma che te ne frega!! Da un lato è vero, ciccia al calcio, dall'altro qui al Cairo ci sentiamo tanto italiani e credevamo almeno in una finale....Illusi.
Vi saluto che sono triste e vado sul letto sperando di cadere nell'oblio. Stasera c'è una festa... riusciremo a uscire o resteremo a piangere a casa?

lunedì, giugno 17, 2002

Per non tenervi sulle spine vi dico subito che stasera non sono andata a ballare la salsa. Nonostante Jessica ci tenesse non me la sono sentita di uscire visto che ho passato il pomeriggio in giro sotto il sole a cercare un tavolo da meeting. Avrò camminato sotto il sole per venti minuti, per passare da un negozio all'altro, e mi sono completamente disidratata. Quando sono tornata a casa Jessica ha pensato che avessi avuto un colpo, ero tutta rossa e sudata. Erano già los cincos de las tardes e quindi ero stata in giro nelle ore più calde. Ciumbia che caldo!!! Mi sono subito tirata su con una bella insalata di pomodori con formaggio, origano e olio di oliva. Purtroppo l'aglio era finito. Ma stasera, che siamo andati a cena nella bettola sotto casa di Paolo, tornando a casa ne ho preso un pò e quindi da domani posso riprendere la mia dose quotidianam che fa bene al cuore. Stasera alla bettola ovviamente pollo arrosto, benchè si vedeva che non stavo bene in quanto dopo mezzo pollo sono crollata e ho chiesto il conto. Où sont les neiges d'antan, quando ci si mangiava un pollo e più senza batter ciglio??
In più vi racconto anche di ieri sera che in effetti siamo tornati tardi e non ho scritto nulla. Siamo andati in spedizione notturna sulle montagne che circondano il Cairo e da cui si gode una vista magnifica sulla città. Proprio sul ciglio del burrone ci sono degli intraprendenti che hanno messo tavolini e sedie e fanno caffetteria dandoti dei peraltro squisiti paninazzi con carne e verdure, per chi li conosce si chiamano shawarma. Io ho voluto mettermi non proprio in prima fila, un pò impressionante sull'abisso, ma in seconda. Eravamo circondati da interessanti gatti, randagi ma decisamente più pelosi del solito. Sulla testa passano gli aerei che vanno ad atterrrare al vicino aereoporto. La serata era fresca e limpida, si vedeva tutta la città con le lucine verdi delle moschee e il nilo che scorre in mezzo. Cari amici, se venite a trovarmi vi porterò di sicuro.

domenica, giugno 16, 2002

In questi giorni sono occupata a comprare i veicoli del progetto. Un microbus e un’auto. Sul microbus siamo tutto abbastanza daccordo e prenderemo un Toyota Hiace, 15 posti, economico ma comodo, compresa aria condizionata e radio. Sull’aria condizionata io avrei delle riserve, in quanto è una cosa in più che può rompersi, ma in effetti col caldo a Sohag può essere utile. Solo, visto che gli uffici non hanno l’aria condizionata, non vorrei che si finisse a lavorare nel camioncino....
Per l’auto siamo ancora incerti. Il progetto prevede una 4 per 4 ma francamente non ne vedo proprio la necessità in quanto sebbene alcune stradine siano sterrate in generale sono tutte in buono stato e sicuramente non c’è il pericolo di fango e pioggia. Credo che a Sohag forse piove una settimana all’anno. Oggi abbiamo visto la classica Suzuki Vitara, bel gippone, ma sicuramente un pò caro e quindi siamo passati ad ammirare una Daewoo, sempre tipo gippone ma più modesta. Tutto col cambio automatico qui. Non sto a dirvi il divertimento di comprare con soldi non nostri!! Siamo li a fare i signori sbandierando milioni e chiedendo optional in regalo. Infatti è una cosa che facciamo tutti e tre insieme, io, Paolo e Jessica, perchè nessuno vuol perdersi lo sfizio. Tra una decina di modelli visti oggi, compresa la Smart che costa meno che da noi, io volevo tanto un Cherookecol tetto di tela, ma tra il fatto che non ha l’aria condizionata e che comunque è piccolo e troppo “da deserto”, me lo hanno bocciato. Fa troppo archeologhi dilettanti.
In più ieri sera, sempre dietro a Jessica, abbiamo fatto il bis di salsa, al Coco Jungle, sempre su una nave sul Nilo ma nel seminterrato e quindi niente brezza o vista ma ambiente amazzonico con serpenti e molta verdura appesa al soffitto. Per la prima volta mi hanno invitato a ballare, cosa rara per i principianti, che nessuno vuole. Sarà l'ultima? Lunedì si continua con una lezione vera e propria alle 19.... immagino non vedete l'ora di seguire il resto dell'avventura latina!!

sabato, giugno 15, 2002

Grazie a Jessica, che è un'esperta ballerina di salsa, ieri sera siamo andate al ritrovo dei salseros e ci siamo fatti una serata latina. La sala da ballo si trova su una nave sul Nilo, di fronte allo Sheraton. Un bel giardino sulla riva, vari piani di ristoranti e clubs e all'ultimo piano, con vista sul Nilo spettacolare, questa piccola pista da ballo dove si scatenano i salseros del Cairo. Incredibile ma vero. E ballano anche bene! Attraverso un'amica italiana, insegnante di tango, Jessica è stata presentata a uno della Giordania che lavora nei computer e subito si è buttata nelle danze. Io, visto che non so ballare, ho fatto da tappezzeria tutta la sera ma mi sono divertita a guardare i ballerini di cui alcuni molto scenografici. Il ballo mi è sembrato abbastanza lascivo ma Jessica mi dice che è niente in confronto all'Italia, per non parlare di Cuba o Santo Domingo, quest'ultimo pare luogo di sicura perdizione. Insomma sono diventata di un prude esagerato!! Comunque serata divertente e sicuramente Jessica non mancherà di tornare e inserirsi nel gruppo. Più ti conoscono e sanno che balli bene e più ti invitano. Io non provo neanche a imparare visto che ci sono un sacco di giri e mosse e io mi sentirei male subito. In compenso la prossima volta abbandono Jessica e vado con altri amici in altre discoteche, più pop e rock, dove potrò ballare a mio piacimento e senza l'incubo di aspettare di essere invitata. Basta tappezzeria, voglio il centro della pista, dice il cuore della cubista!!!
Prima dei balli, bella cena nel giardino del Marriott, roba egiziana piccantissima e finalmente uno screwdriver, checchè con poca vodka.

giovedì, giugno 13, 2002

Oggi grande emozione per vedere la partita Italia-Messico. Solo quattro gatti, io, Jessica e Paolo e il nostro vicino Massimo, ma grande tifo e partecipazione. Ci sono mancati il senso di comunità, i clakson per strada e le bandiere ... Adesso vi scrivo mentre sorseggio un bicchiere di rayeb, uno yogurt liquido molto gustoso. Con Jessica ci stiamo vedendo i replay delle varie partite che sul secondo canale egiziano vanno avanti tutto il giorno. Stamattina abbiamo visitato delle belle librerie, alla ricerca di libri di arabo colloquiale egiziano. Due nella piazza centrale del Cairo, downtown, molto fornite e con dei libri per bambini con grafica veramente carinissima, credo parlino di mille e una notte e altre storie edificanti. Poi siamo passati da un rivenditore toyota a comprarci un microbus: 15 posti, air/con, radio-cassette. A vedere simpatico, spero sia buono anche dal punto di vista più meccanico e automobilistico. L'unica cosa che ho capito è che ha il servosterzo, fondamentale. Cosa ci facciamo col microbus direte voi, visto che siamo solo in tre? Ma è per portarlo giù a Sohag dove servirà alla nostra controparte per portare i partecipanti alle varie formazioni. peccato che non posso guidarlo perchè il microbus mi manca ancora. Per uso più personale cercheremo una 4*4 più modesta, tipo suzuki vitara, se ce la facciamo col budget. Ovviamente sarà per uso sul lavoro ma non escludiamo qualche weekend a Hurgada che dista da Sohag solo 200 km. Mar Rosso, barriera corallina, snorkelling .....

mercoledì, giugno 12, 2002

Tornando al Cairo, ieri sera concerto di Eugenio Bennato all'Opera del Cairo, organizzato dall'Istituto Italiano di Cultura, musica tradizional-etnico-fusion, tipo tarantella. Prima parte così così e devo dire che tecnicamente non eccelsi, ma nella seconda parte il pubblico si è scaldato e dai nostri scranni nel loggione abbiamo cominciato, con altri amici terroni, a urlare e incoraggiare la band. Tutti in piedi a battere le mani e sbraitare in napoletano e devo dire che ci siamo parecchio divertiti. Iamm Belli!! Stasera invece a casa ma siccome sia io che Jessica siamo pigre ci siamo fatti recapitare il cibo a casa da un cinese, Wok'n'roll, e devo dire che dopo un'abbuffata siamo molto soddisfatte e anche molto più ciccie. Jessica mi ha detto che intende visitare i siti monumentali del Cairo, io finora me ne sono guardata bene. Fanno quasi 40 gradi, il sole picchia e il mio weekend cerco di passarlo in piscina o a scrivere a tutti voi, amici carissimi. Alla prossima a prestissimo.

martedì, giugno 11, 2002

E poi per oggi basta con le avventure d'egitto, la nostra emozione al momento è comprare un microbus, e vi propongo invece le avventure di Gabriella in Colombia, tra l'agghiacciante e il delirante!!
..........................................Ora sono a Circasia, vicino ad Armenia,
nell'interno del paese. Un posto abbastanza mal messo dove abbiamo dei progetti del ministero degli affari esteri italiano per costruire case per i
rifugiati dai ribelli, un altro per la creazione di oggetti artigianali con una specie di grosso bambu (guadua) con cui fanno delle cose davvero belle
e un altro per lavorare la soya trasformandola in latte, pane, biscotti e simili.
Restero' qui ancora alcuni giorni per poi tornare a Bogota' e fare il secondo giro nel posto in cui sta iniziando il nuovo progetto di emergenza
nel cuore dei territori occupati dai ribelli. Andro' li in aereo per evitare pericoli e restero' solo un paio di giorni per impostare l'ufficio e finire
la formazione del capoprogetto Ian. Chissa' quando riusciro' ad andare a quito se vado avanti cosi!
Qui sono in un mega ufficio gigante ma e' in stile colonico tutto in legno mezzo andato anche se molto "pittoresco", per non dire umido e mezzo marcio.
Dormo in una stanzetta senza finestre ma con la porta che da' nell'ufficio dove alle 7.30 della mattina iniziano ad arrivare gli impiegati e io devo almeno essermi gia fatta la doccia e lavata i denti! Si lavora come al solito fino a tardissimo anche se durante il giorno i ritmi sono ben diversi
che in italia, soprattutto perche' ci scappa sempre un giro a vedere qualcosa dei progetti o a incontrare qualcuno. Pero' poi bisogna recuperare
il tempo perso... Finora la temperatura e' stata sempre sui 10-18 gradi e quindi quello che mi sono portata va benissimo ma piove ancora piu' volte al
giorno e vestirsi "a cipolla" (per giunta impermeabile!) e' l'idea migliore...........................................Il secondo episodio riguarda invece la vita politica del paese, visto che domenica scorsa ci sono state le elezioni. Tutti chiusi in casa, tipo coprifuoco perche' la guerriglia aveva minacciato i comuni di rubare le schede elettorali ed infatti ci sono stati attentati sulle strade e nei paesi un po' dappertutto. Anche nel meno ridente quel giorno villaggio di quel di Circasia ci sono stati un paio di bei botti che hanno fatto saltare le transenne dell'elettricita' ma nulla piu'... La cosa incredibile era assistere alle votazioni dove davanti ai seggi delle grandi citta' c'erano chilometri (e non in senso eufemistico) di persone in attesa di entrare a votare. Le sale poi erano piene di tavolini dove la gente faceva votazioni di gruppo, chiacchierando, facendo commenti, bere e mangiare... alla faccia della segretezza del voto! Chiaramente e' salito al governo il candidato previsto, di destra e filoguerresco che per prima cosa aumentera' i militari di un milione di unita'. Mi ricorda vagamente un altro personaggio italiano che aveva promesso anche lui di risolvere il problema dell'occupazione con questi numeri, forse intendeva affrontare il problema nello stesso modo di quello colombiano...
Rientro a Bogota' con Antonio e la sera stessa pensiamo bene di andare a mangiare un boccone in centro citta'. Finalmente un po' di vita dopo le serate "affollate" nella piazza di Circasia...Rientriamo in casa/ufficio verso le 23.00 con un taxi. Devi sapere che qui vanno come dei pazzi (ma di quel che mi ricordo dell'equador anche li non scherzano) e pioveva a dirotto... il taxista filava a 120 su uno stradone a tre corsie mezzo deserto e... plana! Il taxi comincia una gimcana di girotondi su se' stesso e io che avevo il sedile del passeggero davanti abbassato completamente in avanti, non sapevo dove attaccarmi. Antonio era rimasto nell'angolo opposto dietro il conducente ma io continuavo a volteggiare nel taxi senza trovare un appiglio. Ho cominciato ad urlare quando ho visto il guardrail della corsia opposta finirci contro, una, due, tre volte. Altro che autoscontri. Nel frattempo (santo istinto di sopravvivenza!) cercavo di bloccarmi di fianco con le gambe contro la portiera nella speranza di non decollare contro il parabrezza con la testa e limitandomi solo a sbattere la zucca contro il vetro di fianco. Gli occhiali mi sono volati via non so' dove, e l'autista ormai non controllava piu' l'auto che non so' per quale grazia ricevuta era distrutta ma non e' andata a finire nella corsia opposta e le macchine dietro hanno fatto in tempo a fermarsi.
Antonio quando si e' fermata l'auto e' sceso e ha cercato di aprire la portiera di fianco a me dove la mia gamba era rimasta incastrata con il sedile. Finalmente sono scesa anch'io ma tra il sangue alla testa (il fermaglio dei capelli mi aveva fatto un buchetto) e la gamba sderenata non riuscivo a rendermi conto di un granche'. Lui fortunatamente non si era fatto nulla. Ad ogni modo l'avventura non era ancora finita. Nel frattempo era arrivata un'ambulanza e una camionetta di militari. In quel momento arriva un 4x4 con su dei giovinastri che tirano giu' il finestrino e iniziano a gridare contro le persone che si erano fermate a vedere che era successo "figli di p..., coglioni..." ma poco piu' avanti il semaforo era rosso. I militari scattano armi in pugno e assaltano l'auto tirando giu' gli occupanti e ficcandogli la canna della pistola in bocca... non vi dico che quadretto! Tutti iniziano ad urlare e a quel punto io e antonio pensiamo sia meglio portarci almeno la pellaccia a casa, per quanto ammaccata ma almeno tutta intera e quatti quatti sgattaioliamo dentro un altro taxi. Meglio non approfittare troppo della fortuna! Risultato sono diventata improvvisamente piu' intelligente dopo la botta in testa, peccato non sia stata abbastanza per diventarlo a sufficienza, una piccola cicatrice a mo' di ricamino in cima alla zucca di ricordo della colombia e dei colombiani, la gamba destra che dal ginocchio in giu' sembra una cartina geografica di lividi piu' o meno colorati... che culo! Con le botte che ci siamo presi ci e' andata davvero di lusso, a parte gli scherzi. E' vero che avro' anche un angelo protettore ma si vede che qualche diavoletto ha la meglio sugli scherzi perche' ogni volta che vado da qualche parte me ne succede una! Questa poi sembrava proprio na storia per un film d'azione, peccato che fosse di pessima qualita' e in primis per gli attori protagonisti!
...................E questa è la cara tosta Gabriella. Per oggi ho lasciato a lei la parola. Io torno domani.

lunedì, giugno 10, 2002

Cari amici, cerco consiglio. Sto seriamente considerando di comprare un gatto.... comprare?? direte voi... Il problema è che qui i gatti di strada sono piccole tigri e io mi sono un pò stufata di essere malmenata e graffiata dal mio stesso gatto. Dopo la fisicamente lancinante esperienza di Dhaka cerco una cosina quieta quieta, possibilmente pigra e casalinga. Avendo visto dei gattini in un negozio mi è venuto in mente che forse farebbe al caso mio. In particolare è stato un persiano rosa-beige a intenerirmi. Che faccio? Lo prendo? Lo so che è peloso e sicuramente poco adatto al clima ma almeno sono sicura che è un mollaccione tranquillo. E in casa dovrebbe essere l'ideale. Sarebbe basato a Sohag e rimarrebbe con Jessica se io sono al Cairo. Adesso chiedo a Jessica e poi decido, ma se avete opinioni mettetele qui a lato nel tagboard.
Ma, in primo luogo, cosa ci facevo in un negozio di animali al Cairo? Ma è ovvio, visto che vendevano acquari sono andata a comprarmi una pompa per l'acqua e adesso ho un abella fontana rinfrescante in salottino (visto che ho dimenticato a roma la mia!!).
"per sistemarti da te le tue immagini e' semplice : devi dirottare il collettore subspaziale e attivare la matrice fotoprionica, infine riposizionare il ...." ecco il genere di cose che mi scrive Luca per aiutarmi a fare questo sito. Capite con chi ho a che fare.. un grazie pubblico al mio blogmentore.
Tornando a noi... non che al Cairo faccia meno caldo!!! Ieri abbiamo toccato i 42° e quindi si cerca di passare le ore più calde della giornata chiusi in casa nella penombra, possibilmente nudi, reduci da una doccia e sotto un ventilatore. Ieri pomeriggio invece ero a una bella riunione all'UTL, Ufficio tecnico della cooperazione, roba di ambasciata, con tutto un gruppetto di capiprogetto vari, ad ammirare il futuro sito della cooperazione italiana in Egitto. Che emozione! direte voi, esattamente quello che ho pensato io.
Per premiarmi dopo la riunione sono andata con Paolo e Gaia e Manu al Trianon, bellissima danish pastry dove ci siamo abboffati di dolce e salato e sopratutto con frullato di fragole e aceto balsamico veramente squisito e rinfrescante. A quel punto niente cena ma tranquilla a casa a leggere l'economist.
Oggi vani tentativi di aggiungere foto al sito, provo con questa qui sotto di un asilo dove lavoreremo.

ho notato che è tutta sfocata ma non posso dare la colpa al sito, sono proprio io che anche con la digitale faccio delle ciofeche. Ma almeno vi da l'idea di dove lavoreremo che, come potete constatare non è affatto male.

venerdì, giugno 07, 2002

Ritorno da Sohag. Il grande caldo! Mamma mia che calura! E sopratutto una secchezza dell'aria che porta a disidratazione di pelle e fauci e in generale polvere abbondante dappertutto, sopratutto appiccicata ai capelli. Bella cittadina di provincia con vivace corniche sul nilo dove noi speriamo di trovare alloggio ma per ora visto solo topaie. Un museo in costruzione, a forma di tempio, e una statua antica gigantesca nel mezzo di un sobborgo di catapecchie, pare costruite su antiche metropoli.
Il viaggio per arrivarci in treno un pò lungo ma bello, sempre in riva a canali con campi e campi che poi si perdono nel deserto e lungo una linea di montagne all'orizzonte. Nilo benedetto!!! Hanno ragione gli egizi a venerarlo da millenni in quanto è proprio visibilmente fonte di frescura e vita. Al di là della striscia verde, hic sunt leones.
L'associazione locale con cui lavoriamo, WAHI, è situata in un bel compound con alberi e aiuole e ha edifici color zafferano. Da un lato ospita orfanotrofio e ostello per studentesse, dall'altro ci sono gli uffici dove anche noi troveremo asilo. In fondo c'è l'asilo vero e proprio e uno speciale sordomuti e down. Inoltre grande sala con molti computer per lezioni e cybercafè, ma senza caffè.
Insomma la prima impressione è buona, sebbene polverosa. Le socie simpatiche e dinamiche, alcune in pantaloni e gonna corta, al polpaccio, ma per ora tutte col velo. Ho riflettuto sul velo e se la polvere continua così dovrò adottare anche io una qualche protezione per i capelli.
In una delle ultime riunioni hanno accennato al fatto che anche io potrei diventare musulmana, come Paolo il mio collega che si è convertito. C'è una sura del corano che dice: a voi la vostra religione, a me la mia. Me la imparerò a memoria e la reciterò ogni qualvolta qualcuno vuole farmi vedere la luce.
Orari di lavoro: la mattina 9-14, la sera 20-23, ditemi voi. Ma il pomeriggio il caldo ammazza.
Cibo durante il soggiorno: a pranzo all'associazione, dove solo per noi veniva preparata pasta e secondo. A cena formaggio e olive in albergo. Mangiare alle due è impossibile visto il caldo e il pranzo era sprecato, la sera poi si è distrutti e si ha tempo solo per qualche oliva prima di crollare a letto. In treno in compenso danno un breakfast box molto buono e passa sempre un omino con tè caldo e bibite fredde. Molto ben organizzato. Per viaggiare in treno ho un bell'abbonamento con foto, tutto scritto in arabo, che mi da diritto a sconti sulle tratte.
Unico inconveniente al ritorno, in treno di sera assalita da tafani enormi che mi hanno lasciato diversi bolloni. In compenso tornando al Cairo si passa accanto alle piramidi di Saqquara e Giza. Enormi!!! Milagro!!! Veramente impressionanti, sopratutto al tramonto, molto pittoresche e realmente suggestive.
Ho fatto varie foto al sud ma non so ancora come metterle sul sito. Stiamo lavorando per voi, con Luca, e spero che presto avrete anche delle visioni.
Baci a tutti.

lunedì, giugno 03, 2002

Domani parto per Sohag, profondo sud, alto egitto. Probabilmente senza collegamenti facili e quindi è ben possibile che non bloggherò per qualche giorno. Niente paura miei fidi! Torno sicuramente venerdì, in tempo per darvi un buon fine settimana. A presto
Ieri sera festa all'Ambasciata per il 2 Giugno. Raduno di tutti gli italiani in Egitto, o quasi, comunque molto affollato. Io con tubino nero e sandalini dorati, molto chic. Il resto del pubblico molto misto: italiani d'egitto dai tempi della guerra, turisti per caso, ambasciatori e ammiragli con mostrine e decorazioni esagerate, carabinieri in alta uniforme e guanti bianchi, individui che lavorano, inspiegabilmente, in ambasciata, consolato, unione europea, nazioni unite, ecc. Buffet molto ricco ma non eccelso eccetto per dei peperoni arrosto dolcissimi. Dolci interessanti ma sono spariti in pochi secondi. Bevanda della serata, per me, aranciata. Ci avrei voluto della vodka ma purtroppo non c'era. A casa alle 22.30.

sabato, giugno 01, 2002

Oggi shopping al Ramsis Hilton Shopping Mall. Un doppio jack per modem e telefono e una gonna in tessuto denim grigio scuro. Lunga come si conviene a questa società molto coperta ma almeno con delle comode tasche. Cena col mio collega Paolo alla bettola sotto casa sua dove ormai siamo abitués. Indovinate? Pollo arrosto!! Mezzo a testa, durante la partita cameroun-irlanda. Speravo in una vincita camerounese ma siamo andati a pareggio. Alla prossima, baci

venerdì, maggio 31, 2002

come vedete sono di nuovo sul web con questo sistemino facile facile thanks al magico luca ridone, mentore itranet instancabile. fatevi anche voi il vostro blog, così voi leggete il mio e io leggo il vostro!!!
mai più senza. baci a tutti
Cari amici e famigli,
Finalmente l’Egitto!! Arrivata qui il 21 maggio in piena notte, anzi il 22. Aeroporto stranamente tranquillo, sarà l’ora, e trovo subito il mio collega Paolo che mi porta a casa sua per questa prima notte cairota. La casa è in fase di preparazione per il suo matrimonio a giugno e io dormo sulle assi del letto degli ospiti con una trapunta ripiegata come materasso, ma come un ciocco. Il giorno dopo andiamo subito a prendere possesso della casa APS in un bel quartiere residenziale con acacie in fiore e ibiscus rossi ai lati della strada. Il mio indirizzo è qui sotto ma non vi consiglio di scrivere in quanto al Cairo sarò solo una settimana al mese. Sempre meglio una e-mail al solito indirizzo.
Per il momento mi fermo qui 10 giorni a fare carte e documenti all’ambasciata. Mi rilasceranno un tesserino della Cooperazione Italiana che spero mi apra tutte le porte!! Sopratutto quelle dei negozi duty free.
La casa è simpatica e per strada si alternano auto a carrettini tirati da asini pieni di verdure e altri beni. Tra le grida dei venditori e i ragli degli asini non ci si sente mai soli. Per strada è pieno zeppo di gatti di tutti i colori e le età, tutti magrissimi. I grandi poco socievoli ma i gattini sono dei teneroni che si possono tenere in braccio per un pò. Qui al Cairo non posso proprio farmi un gatto ma se la situazione è questa non dovrei aver problemi a trovarne a Sohag. Ieri ne ho visto uno minuscolo rosso al mercato di Kahn Kahlili e il gioielleiere che lo ospitava me lo avrebbe subito dato ma ho resistito.
In compenso al mercato mi sono comprata una bella pietra pomice da uno speziale che vendeva roba profumatissima e anche un pò misteriosa. Qui abbondano camomilla, karkadè, mandorle e nocciole. E poi con Paolo ci siamo seduti da El Fishawi a prendere un tè alla menta. Che emozione! Per i poco letterari aggiungo che Fishawi è il caffè dove andava sempre Naghib Mafouz, e anche oggi è meta di intellettuali, nonchè di turisti che fumano la sheesha, cioè il narghilè.

Cenni sul progetto
In Egitto lavoro per APS, una ong di Torino. Il progetto è per il supporto di attività di micro-impresa femminile e, in contemporanea, creazione di asili per bambini 0-6 anni. L’idea è che le madri si sentiranno tranquille a lasciare i figli ad asili selezionati e quindi potranno lavorare più facilmente. Il tutto si svolge nel sud del paese, Alto Egitto, a Sohag, che se guardate una cartina troverete vicino ad Assyut. Il progetto dura tre anni e io ho un contratto per un anno, poi si vedrà.
Con me lavorano Paolo, per il settore asili, e Jessica, per il settore donne. Paolo vive qui da quattro anni, si sposa a giugno con una egiziana. Jessica arriva il 10 giugno dall’Italia. Entrambi parlano bene arabo. Io mi occupo del coordinamento del progetto, cioè gestione, amministrazione, personale, logistica ecc. ecc. E poi i rapporti con le autorità e le altre organizzazioni.

Special points of interest:
 Mio indirizzo : 9, El Maamoun Street, Mohandissin, Giza, Cairo, Egypt.
 Mio telefono al Cairo: 3454476. Io non posso chiamare all’estero ma voi potete chiamare me!!
 Mohandissin vuol dire ingegneri, quindi un quartiere di professionisti!
 Sul sito della casa della famosa Oum Kalsoum sorge adesso un albergo col suo nome.. Anche la strada porta il suo nome. Un bel libro su di lei si chiama “Ti ho amato per la tua voce”.
 Ieri compleanno del profeta, al mercati di Kahn Kahlili, di fronte alla mosche di Hussein, c’erano le diverse scuole sufi che sfilavano cantando e ballando di fronte ai notabili. Ma non ho visto dervishi rotanti.

Home delivery
Se il Bangladesh era il regno dell’home service, con un esperto che veniva a casa tua anche solo per avvitare una vite, l’Egitto è il regno dell’home delivery e quindi si va in giro tutto il giorno comprando allegramente e poi a sera vi viene recapitato tutto. Quindi la prima spesa per la casa, i mobili dell’ufficio, la lavanderia. Quest’ultima viene a casa tutti i giorni a prendere la roba da lavare e stirare e poi la riporta tutta implasticata e stampellata. Ultimamente mi ha fatto una delivery alle 24.30, non vi dico che felicità alzarmi per aprire la porta a quell’ora!
La mia padrona di casa ha una farmacia a piano terra e subito mi ha dato il suo numero in caso di necessità impellenti, anche nel cuore della notte!
Per non parlare dei ristoranti. Si possono avere a tutte le ore pizze, cibi locali, verdure e quant’altro. Anche caffè italiano e croissant!
E anche libri, se proprio uno rimane senza letture. Insomma il regno di quelli che non vogliono più muoversi di casa!
Incompenso per avere un idraulico si deve un pò penare. Ho il tubo del lavandino che invece di scaricare come d’uso riversa tutta l’acqua del pavimento che poi finalmente si incanala nel buco della doccia… insomma il lavandaio mi becca a tutte le ore ma per l’idraulico non c’è stato verso di mettersi d’accordo per un orario di riparazione!
Tutto il mondo è paese, moglie e buoi dei paesi tuoi, meglio tardi che mai e chi più ne ha più ne metta!!

Orari Cairoti
É difficile pensare che possa fare più caldo che a Dhaka o Bangui ma devo dire che nonostante sia solo maggio qui già si muore di caldo e questo ovviamente determina gli orari di lavoro. La mattina si comincia presto e si finisce verso le due. Poi pausa gigante fino alle 6 e poi si rilavora fino a tardi e si va a cena alle 10! Io ho dovuto cambiare tutti i miei orari e quindi cerco di fare un pisolino gigante il pomeriggio e andare a letto tardi. O tempora o mores. Questo però vuol dire che appena fa fresco tutti si riversano nelle strade e si gira di qua e di la facendo mercato fino a tardi e affollando i caffè prima e dopo cena.
E devo dire che anche il termine mattina presto è relativo in quanto un sacco di gente non si fa comunque vedere in giro prima delle 10. Insomma, quando si lavora? Me lo sono chiesto anche io e sono un filo preoccupata per il progetto visto che ci sono un sacco di cose da fare…
Tutto sto caldo sarà forse influenzato dal fatto che siamo a pochi metri dal deserto? Già dalla parte vecchia del Cairo l’orizzonte da su delle montagne brulle da far paura! All’interno della città c’è molto verde e perfortuna si trovano posti freschi ma appena fuori tutto è color terra. Questo non toglie che alla sera oltre che i caffè del centro si riempiono anche quelli sulla montagna che è un posto famoso per offrire una vista del Cairo notturna molto bella, con tutti i monumenti più importanti illuminati e le luci più fioche dei quartieri popolari. Ci si ripaga del caldo diurno con una bella brezza serotina.

Non preoccupatevi, mangio bene
Caso mai qualcuno di voi si fosse preoccupato chiedendosi come mi sarei sfamata da queste parti devo rassicurarvi che sto mangiando bene e molto. Si comincia con gli squisiti mezzé, antipasti misti, che variano dal taboulè, insalata di prezzemolo e menta, all’hommos, pure di ceci, e poi un sacco di altre cremine da spalmare su uno squisito pane o di insalatine sul pane fresco. Anche i formaggi son buoni, salati e saporiti, e c’è uno yogurt da bere veramente squisito, tipo lassi. Un paio di volte ho cenato sotto casa di Paolo che ha la fortuna di stare sopra un ristorante misero alla vista ma squisito dove si fa un un pollo arrosto speziato megagalattico. In genere mi mangio un pollo intero io sola! E poi al mercato si trova tutto. Ci sono supermercati all’europea con formaggi francesi e persino salmone affumicato! E un sacco di verdummari, oltre ai carrettini ambulanti. Al momento son pieni di peperoni, pomodori, mele, aranci e mandarini e pesche dolcissime e profumatissime che ho preso per fare il tè alla pesca. E persino le fragole che sembra siano un grande prodotto egiziano! Vi aspetto numerosi….